Anche alle vittime di stupro l’indennizzo dello Stato

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ROMA (Public Policy) – di Viola Contursi – Avranno diritto a un indennizzo “compensativo” a carico dello Stato non solo le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (come previsto finora), ma tutte le vittime di “reato doloso commesso con violenza alla persona” (come lo stupro o l’omicidio) e le vittime di caporalato, che non sono state indennizzate in altro modo. Rimangono escluse le vittime di percosse e lesioni personali a meno che non ci siano delle aggravanti.

È quanto dispone uno dei nuovi 11 emendamenti del relatore Roberto Cociancich (Pd) al ddl Legge europea, presentati in commissione Politiche Ue del Senato e che saranno votati dalla prossima settimana.

Per gli indennizzi viene usato il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura che assume la denominazione di “Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive, dell’usura e dei reati intenzionali violenti”, alimentato con 2,6 milioni annui da quest’anno di risorse del Mef e del ministero della Giustizia.

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@VioC