ROMA (Public Policy) – A livello medio nazionale l’evasione tariffaria nei mezzi pubblici locali, ovvero di coloro che salgono a bordo di autobus, tram e metro senza timbrare il biglietto, “è quantificabile in circa 450 milioni di euro di mancati ricavi”.
È quanto si legge nella relazione illustrativa allegata al decreto legislativo sui servizi locali e il trasporto urbano a firma della ministra Marianna Madia.
Il provvedimento, come anticipato da Public Policy, introduce una stretta per contrastare l’evasione tariffaria.
Le aziende di trasporto pubblico, come Atac a Roma o Atm a Milano, potrebbero avvalersi di personale esperto per i controlli a sorpresa sui mezzi pubblici. Questi assumeranno l’incarico di pubblico ufficiali e saranno denominati “agenti accertatori”.
Inoltre, il provvedimento P.a. – che ha recipito gran parte della riforma Delrio sul Tpl – prevede delle maxi-multe (fino a 200 euro) per chi non timbra il biglietto. (Public Policy) SOR