(Public Policy) – Roma, 23 nov – I Paesi dell’Ue si
riuniranno il 27 novembre per decidere su come votare in
merito alla richiesta dell’Anp (Autorità nazionale
palestinese) all’Onu per ottenere lo status di “Stato non
membro” (si vota il 29 novembre). Lo ha detto il ministro
degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata, al termine di un
colloquio alla Farnesina con il collega palestinese Riyad
Malki.
Nonostante ‘l’indecisione’ italiana, Malki si è detto
“ottimista” e ha sottolineato che “resterà comunque la stima
(dell’Anp per l’Italia; NdR) al di là del voto a New York”.
Quella alla Farnesina è stata la prima edizione del
Comitato ministeriale congiunto italo-palestinese.
Un’occasione che ha messo in contatto anche gli imprenditori
in una “country presentation” sulle opportunità di business
nei Territori, “ricchi di Pmi, imprese di artigianato,
start-up che sorgono anche grazie al dinamismo palestinese.
L’Italia – ha spiegato Terzi – sostiene iniziative di questo
tipo”.
Il titolare della Farnesina ha quindi ribadito “la
continuità dell’impegno” per progetti di cooperazione per
100 milioni di euro all’Anp, “nonostante le difficoltà di
bilancio”, e confermato “l’apertura di un’antenna dell’Ice
(Istituto per il commercio estero; NdR) a Ramallah
(‘capitale’ ufficiosa dell’amministrazione palestinese;
ndr)”.
La collaborazione tra Italia e Anp si è concretizzata nella
firma di 8 accordi nei settori del turismo
archeologico-culturale, dell’università e ricerca, della
giustizia e dei rapporti commerciali. I due ministri hanno
stabilito anche un meccanismo di consultazioni politiche
bilaterali da svolgersi in maniera alternata a Roma e
Ramallah.
LA SITUAZIONE A GAZA
Al centro dei colloqui tra i due ministri anche la
situazione a Gaza, su cui Terzi ha espresso la
“partecipazione e il dolore per il grande numero di vittime
e la vicinanza al popolo palestinese”, ma ha anche ribadito
la “ferma condanna al terrorismo per i ripetuti lanci di
missili su Israele”.
Quindi ha auspicato che la tregua tenga e “non venga
contraddetta da questi episodi dolorosi che possono
avvenire”, come l’uccisione di un palestinese stamane a Gaza
per mano dell’esercito israeliano. “Rimane un clima di
fiducia” grazie al canale di comunicazione aperto
dall’Egitto, ha comunque rilevato Terzi, auspicando poi che
riprenda il dialogo complessivo tra israeliani e
palestinesi. (Public Policy)
GAV