Mercato elettrico, nuovo compromesso: stop contratti differenza

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – La presidenza spagnola del Consiglio Ue mette sul tavolo un’altra proposta di compromesso riguardante il capitolo 19b della riforma del mercato elettrico sui contratti per differenza. Il nuovo testo sarà mercoledì in Coreper, la riunione degli ambasciatori degli Stati membri nell’Ue, con l’obiettivo di arrivare ad un voto favorevole durante il Consiglio Ue Energia del 17 ottobre.

Secondo una bozza presa in visione da Policy Europe la presidenza spagnola del Consiglio ha predisposto tre ipotesi di compromesso, l’ultima delle quali propone di eliminare completamente il capitolo. In questi mesi il tema dei contratti per differenza è stato la causa di una impasse, con Francia, Germania e Italia su posizioni diverse.

Le prime due ipotesi di compromesso aggiungono due requisiti da rispettare, nel caso in cui i contratti per differenza siano usati per finanziare il prolungamento di vita di centrali esistenti (come potrebbe essere il caso delle centrali nucleari francesi) senza il ricorso ad una gara. In questo caso la presidenza spagnola del Consiglio Ue ipotizza che il regime di sostegno non debba consentire una remunerazione superiore al rapporto tra il nuovo investimento e il valore iniziale del bene. Allo stesso modo gli eventuali ricavi da distribuire alle imprese non dovrebbero superare il limite così definito. La Commissione sarebbe incaricata  di monitorare gli effetti derivanti dalla distribuzione dei ricavi sulla concorrenza e sul commercio del mercato unico Ue con il potere di adottare contromisure in caso di distorsioni. Gli Stati membri sarebbero obbligati invece ad inviare alla Commissione entro gennaio 2025 una relazione sull’applicazione dei contratti per differenza.

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NAF