BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Dalla divisione tra gestori dei sistemi di trasmissione (Tso) e gestori dei sistemi di distribuzione (Dso) per l’idrogeno ai piano di smantellamento delle vecchie reti per il gas, passando per il divieto di sottoscrivere contratti di fornitura di gas non abbattuto oltre il 2049. Sono alcuni dei punti contenuti nella direttiva per la riforma del mercato del gas e dell’idrogeno, concordata dai colegislatori Ue.
Ecco alcune delle misure previste dalla direttiva:
DIVISIONE TSO E DSO IDROGENO
Concordata la divisione tra gestori dei sistemi di trasmissione (Tso) e gestori dei sistemi di distribuzione (Dso) per l’idrogeno.
Sulla separazione giuridica tra i gestori di reti a idrogeno e i gestori di reti del gas o dell’elettricità è stata prevista una applicazione dopo 5 anni dall’entrata in vigore della direttiva, con applicazione solo ai gestori di sistemi di trasmissione (Tso) dell’idrogeno, escludendo i gestori dei sistemi di distribuzione (Dso) dell’idrogeno. Prevista una disposizione che invita gli Stati membri a stabilire un quadro normativo che consenta il trasferimento degli asset dagli operatori del gas a quelli dell’idrogeno, chiarendo il trattamento normativo, l’allocazione e il recupero dei costi derivanti dalla riconversione degli asset del gas verso l’idrogeno. In particolare, gli Stati membri potrebbero ridurre al minimo i costi potenziali derivanti dalle imposte relative al trasferimento di asset tra diversi soggetti giuridici, a condizione che siano rispettate le norme sugli aiuti di Stato.
NO CONTRATTI GAS NON ABBATTUTI OLTRE 2049
Nessun contratto a lungo termine per la fornitura di gas fossile non abbattuto potrà essere stipulato per una durata oltre la fine dell’anno 2049. Per sistemi di abbattimento si intendono le tecnologie per la cattura e lo stoccaggio della CO2.
continua – in abbonamento
NAF