ROMA (Public Policy) – “Tutto quello che è successo poteva essere evitato: nel novembre scorso una delegazione parlamentare di Sinistra italiana ha visitato il Cpa di Cona, e all’inizio di dicembre abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno in cui denunciavamo gravissime carenze strutturali nell’organizzazione del Cpa di Cona: sovraffollamento, condizioni di vita insostenibili, circa il 50% degli oltre mille ospiti analfabeti a fronte di 73 tirocini formativi, difficoltà di garantire assistenza sanitaria, un centro considerato di transito dove risiedevano persone da ben oltre 12 mesi, e cosi via”.
Lo afferma in una nota il deputato Giovanni Paglia, che ha guidato la visita del novembre scorso all’interno del Centro, in compagnia di operatori del settore e professionisti dell’informazione.
“È d’altronde evidente a chiunque da mesi – prosegue l’esponente Si – che a Cona era innescata una bomba a orologeria, la scelta di concentrare grandi numeri di richiedenti asilo in spazi come le ex caserme si sta diffondendo, anziché essere rimessa in discussione”.
Paglia, che ha presentato una nuova interrogazione sul caso e tornerà domani a ispezionare il Centro, conclude: “Cosa ha fatto il Viminale dopo aver ricevuto la mia interrogazione per verificarne la veridicità e rispondere alle criticità che venivano evidenziate? Quali misure intende adottare in queste ore per rispondere a quella che si configura come un’emergenza non temporanea nel sito di Cona?”. (Public Policy)
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