MUTUI CASA, BERNESCHI (CARIGE): LA PROVVISTA COSTA PIÙ DI QUANTO RENDONO

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(Public Policy) – Roma, 30 ott – Mutui casa giù del 50%
(dati Istat) rispetto al passato e “bene casa” in crisi di
appeal, essendo passata dal 70% come “investimento ideale”
degli italiani dell’epoca antecedente alla crisi (2006) al
35% del 2012, secondo i dati dell’indagine Ipsos,
commissionata dall’Acri, in occasione della celebrazione
della 88esima Giornata mondiale del rispamio, che si
celebrerà domani.

Non pochi risparmiatori lamentano le difficoltà che
incontrano nella concessione del mutuo da parte delle banche.
La spiegazione arriva da Giovanni Berneschi, presidente
della Cassa di risparmio di Genova (Carige): “Per le banche
la provvista avviene a costi superiori non solo rispetto al
passato, ma spesso alla redditività del mutuo”.

“Mentre nel passato – spiega – era sufficiente applicare
all’Euribor uno spread, per ripagare le banche del servizio
al risparmiatore e per il loro giusto guadagno, oggi
dobbiamo fare i conti con lo spread tra costo del denaro in
Germania e in Italia, che ci porta al di sopra del 4%. Siamo
preoccupati”, conclude Berneschi.

Un altro aspetto della minore affezione al mattone è stato
messo in rilievo da Nando Pagnoncelli dell’Ipsos.
L’investimento sulla casa ai fini di trarre un reddito è “a
lungo termine. Oggi prevale l’incertezza e perciò – dice –
vengono privilegiati la liquidità e gli investimenti
“sicuri”, come il risparmio postale e l’acquisto di Btp.

Tanto più – sottolinea – che questi ultini rendono più del
5%, ossia più dell’investimento immobiliare.
Secondo Pagnoncelli, non è stata l’Imu a cambiare in modo
sostanziale l’orientamento dei risparmiatori verso la casa.
(Public Policy)

ABA