Non sappiamo se fa male: al Senato le audizioni sulla carne coltivata

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ROMA (Public Policy) – “Al momento, sulla base dei numerosi studi scientifici svolti in materia, non sempre concordi tra loro, nonché in considerazione dello stato embrionale della ricerca e della sperimentazione di tali tipologie di alimenti, non si è in grado di valutare possibili effetti negativi sulla salute pubblica derivanti dal consumo di cibi non convenzionali”.

Lo ha detto il comandante generale di divisione dei NAS, Paolo Carra, durante un’audizione mercoledì dinanzi alle commissioni riunite Industria-Agricoltura e Sanità-Lavoro del Senato sul ddl Alimenti e mangimi ‘sintetici’.

Carra ha precisato comunque che “premesso quanto sopra, si concorda pienamente con le finalità del disegno di legge in parola, attesa la necessità di colmare il gap normativo nello specifico settore e fornire uno strumento legislativo a supporto dell’attività degli organi di controllo”.

In audizione è intervenuto anche Claudio Oliviero, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: “Allo stato attuale – ha detto – è vero che (la carne coltivata; Ndr) è carne prodotta con processi industriali, ma sempre carne è, quindi come facciamo a differenziarla dalla carne di allevamento?“.

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MAS