ROMA (Public Policy) – Introdurre nell’ordinamento l’istituto della compensazione ‘universale’ dei crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione con i debiti erariali di natura tributaria, previdenziale e assicurativa. Assicurando, quindi, “un’erogazione indiretta di liquidità che potrebbe senz’altro favorire la ripresa economica e gli investimenti, oltre che preservare la stabilità patrimoniale e finanziaria del tessuto produttivo e professionale”. È, in sintesi, il contenuto di una proposta di legge alla Camera, a prima firma di Azzurra Cancelleri (M5s), segretario dell’ufficio di presidenza di Montecitorio.
Il progetto di legge M5s punta a modificare la disciplina vigente introducendo un’estensione per l’applicazione dell’istituto della compensazione anche a casi diversi da quella volontaria, con debiti iscritti a ruolo e con somme dovute in base agli istituti definitori della pretesa tributaria e deflativi del contenzioso tributario.
Si prevede, difatti, la possibilità di compensare, su esclusiva richiesta del creditore, i crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili che un imprenditore vanta nei confronti della Pa con i debiti relativi a imposte erariali, come Iva o Irap, oppure a contributi previdenziali e assicurativi.
Dal lato delle modalità si propone l’uso di servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate e dall’ente previdenziale, assistenziale e assicurativo, inclusa la trasmissione alla RgS.
Una volta ottenuta la certificazione del credito, ci sono 60 giorni di tempo dal termine indicato nella certificazione affinché l’amministrazione pubblica debitrice provveda al versamento dell’importo oggetto di compensazione.