ROMA (Public Policy) – Il ministero dello Sviluppo economico non ha espresso il nulla osta per permettere la pubblicazione sul sito dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, della guida tecnica con i “Criteri per la localizzazione di un deposito superficiale di smaltimento dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività”.
Lo fa sapere il ministero dell’Ambiente rispondendo a un’interrogazione, presentata nella VIII commissione della Camera dalla deputata Pd Mariastella Bianchi, che chiedeva informazioni sulla predisposizione dei criteri per la localizzazione di un deposito nazionale e del parco tecnologico per i rifiuti radioattivi, così come previsto dalla direttiva europea Euratom, recentemente recepita dal Parlamento italiano.
Nella risposta all’interrogazione si legge che l’Ispra aveva predisposto una prima guida tecnica nel dicembre 2012, poi aggiornata al 19 dicembre 2013. Per la pubblicazione online era necessario il nulla osta dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. Ad oggi ha risposto positivamente solo il dicastero guidato dal ministro Gianluca Galletti. Attualmente stanno esprimendo pareri sulla guida l’Enea, l’Istituto geografico militare, l’Istituto superiore di sanità, il Cnr, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la Sogin.
“Conclusa la suddetta fase di validazione, la Sogin Spa provvederà ad elaborare la Carta nazionale delle aree idonee ad ospitare il sito sul quale sorgerà il Parco tecnologico – fa sapere il ministero dell’Ambiente – comprendente il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi che, redatta sulla base dei criteri tecnici indicati dall’Autorità di regolamentazione competente, consentirà l’avvio delle fasi di analisi dirette del territorio”. Al ministero dell’Ambiente il compito di vigilare sulla Sogin per il rispetto della tempistica stabilita. (Public Policy)
NAF