Pensioni, i 7 punti di Gentiloni e le reazioni dei sindacati

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ROMA (Public Policy) – Governo e sindacati torneranno a vedersi sabato per continuare ad affrontare il tema pensioni. È quanto emerso dal tavolo tra Esecutivo e parti sociali. L’incontro è fissato alle 10. I sindacati hanno chiesto di poter vedere, in quella sede, i testi dell’accordo.

Durante l’ultimo tavolo,  il premier, Paolo Gentiloni, ha illustrato ai sindacati una proposta di accordo di 7 punti “che vale circa – parole sue – 700 milioni di euro”. Gentiloni, ha giudicato il pacchetto di proposte “innovativo rispetto al punto di partenza frutto degli incontri tecnici”.

I sette punti oggetto di accordo sono: esenzione dell’adeguamento all’aspettativa di vita per 15 categorie di lavori gravosi; commissione che studi la gravosità delle occupazioni che valuti la classificazione tra previdenza ed assistenza ai fini di una migliore separazione; revisione del meccanismo di calcolo dell’ aspettativa di vita sulla base della media e non delle differenze di picco; sostegno alla previdenza integrativa dei lavoratori pubblici .

E ancora: miglioramento del Fis, il Fondo di integrazione salariale; riutilizzo delle risorse dell’Ape social non impiegate; riutilizzo delle risorse sui precoci per il 2018.

LE REAZIONI DEI SINDACATI

Sull’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di via le risposte sono ampiamente insufficienti” anche perchè la platea dei lavoratori gravosi esentati dall’aumento “è assolutamente insufficiente”. Per questo, secondo la Cgil, “le distanze” tra sindacati e Governo “è ancora molto significativa”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi.

Per il segreterio generale della Cisl, Annamaria Furlan, “alcune proposte” del Governo sulle pensioni sono “molto buone, altre vanno corrette, altre mancano”.  Furlan ha poi aggiunto che dopo il lavoro della commissione tecnica per specificare l’aspettativa di vita per i lavoratori gravosi, accanto alle 15 categorie già esentate dall’aumento, “se ne potranno trovare altre”. Della commissione, ha poi concluso Furlan, faranno parte anche le tre sigle confederali.

Infine, il leader Uil Carmelo Barbagallo: “Bisogna che in questa settimana maturino quelle risposte che abbiamo ritenuto insufficienti”. In particolare Barbagallo ha fatto riferimento alle pensioni dei giovani, delle donne e la previdenza complementare, temi che non sono stati affrontati.

Sull’adeguamento dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita la commissione tecnica, ha concluso Barbagallo, aiuterà a definire la platea di quei lavoratori “che rischiano di non arrivare all’età pensionabile” (Public Policy) FRA