ROMA (Public Policy) – Il governo conferma “l’intendimento” di salvaguardare, “in termini complessivi”, a seguito del dlgs P.a. che taglia le sedi camerali (dalle attuali 105 a massimo 60), il personale delle Camere di commercio, “prevedendo, in ogni caso, la permanenza di tutto il personale ora presente nel sistema camerale a prescindere dalla rispondenza tra il fabbisogno di risorse umane e il nuovo perimetro di attribuzione individuato, non ritenendosi, allo stato attuale, di prevedere il trasferimento del personale ad altre amministrazioni pubbliche”.
Lo ha detto il viceministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, rispondendo a un’interrogazione M5s (a prima firma Marco Da Villa) in commissione Attività produttive alla Camera.
“Tale salvaguardia dei livelli occupazionali sarà – ha aggiunto Bellanova – affidata essenzialmente a meccanismi di mobilità interna che tengano conto degli effettivi fabbisogni di tutti gli enti pubblici interessati e, per il personale del sistema a contratto privato, anche del fabbisogno di analoghi organismi soggetti a controllo o partecipazione pubblica”.
Allo stesso tempo il Mise “conferma che gli ambiti di attività delle Camere di commercio nei quali svolgere le funzioni di promozione del territorio e dell’economia locale così come le altre competenze attribuite o delegate da Stato e Regioni saranno individuati in base all’esigenza di renderli al tempo stesso efficienti e compatibili con la minore disponibilità delle risorse dovuta alla riduzione del diritto annuale, escludendo iniziative e attività che risultino anche parzialmente duplicate in quanto già svolte efficacemente da altre pubbliche amministrazioni, o comunque non prioritarie o che possono essere ricondotte all’iniziativa privata secondo il principio di sussidiarietà e secondo logiche di concorrenza e mercato“.
Infine, “in considerazione del fatto che il testo sarà oggetto di ulteriore confronto in vista dell’esame dello schema di decreto legislativo, da parte del Consiglio dei ministri, il governo si riserva di fornire al Parlamento ulteriori elementi nelle prossime settimane”. (Public Policy) GAV