ROMA (Public Policy) – di Gaetano Veninata – Se Sandro Pertini si fosse materializzato, martedì scorso, intorno alle 18, in aula alla Camera, avrebbe avuto l’imbarazzo della scelta su dove sedersi. O forse si sarebbe sentito come quella famosa bambola: un giorno astronauta, un giorno casalinga, un giorno sportiva. Una bambola per tutte le occasioni. Un Pertini per tutti i deputati.
Pertini, il presidente partigiano (e, certo, di tutti gli italiani), si sarebbe infatti materializzato nel corso delle commemorazioni del 25esimo anniversario della sua morte, da celebrare con interventi vari, eleganti, commossi. Al di là dell’istituzionale ricordo di Laura Boldrini, è piacevole notare come Pertini sia riuscito a entrare nel cuore di tutti i nostri deputati, nessuno escluso. Ecco alcuni degli interventi, in ordine sparso.
PERTINI COMUNICATORE
“Con Pertini si aprì una nuova era della comunicazione politica, ma in lui l’aspetto prettamente comunicativo non prevalse mai sui contenuti. La sostanza rimaneva l’essenza, l’elemento fondamentale, diversamente da oggi. In tanti lo imitano oggi – sì, certo – ma le copie, si sa, non sono mai autentiche come l’originale”. (Pia Locatelli, Psi)
PERTINI FUSTIGATORE
“Fu un fustigatore di ritardi e inadempienze. Chi non ricorda la sua intemerata nei confronti della responsabilità della classe politica rispetto al terremoto dell’Irpinia o rispetto alla vicenda della P2?” (Guglielmo Epifani, Pd)
PERTINI ‘CITTADINO’
“Ebbe il coraggio di sostenere apertamente la necessità di condannare i parlamentari disonesti senza schermi, senza benefici. Comprese prima di molti altri il potere del mezzo televisivo, della comunicazione, dell’immagine, per arrivare, non come si fa adesso agli spettatori, ma alla testa e al cuore dei cittadini”. (Fabiana Dadone, M5s)
PERTINI CONTRO LA MACCHINA DEL FANGO
“Fu molto duro quando percepì che si stava preparando contro di lui la macchina del fango. C’era un disegno chiaro di scardinamento delle istituzioni che aveva bisogno di distruggere il politico più popolare. Rispose attaccando e dispiegando come un gonfalone in battaglia il suo celebre motto: ‘a brigante, brigante e mezzo'”.(Rocco Palese, Forza Italia)
PERTINI CRAXIANO
“Pertini è stato un socialista riformista-libertario, amico di Turati e turatiano come Craxi […] Pertini non divenne presidente nonostante Craxi, come alcuni dicono. Non ci sarebbe stato Pertini presidente senza Craxi e non ci sarebbe stata la presidenza Craxi senza Pertini. E alla fine del settennato” Pertini “tornò a casa nel suo partito e in una cena per festeggiare il ritorno organizzata dai suoi compagni, rivolgendosi a Craxi gli disse: sei il miglior segretario della storia del socialismo italiano”. (Sergio Pizzolante, Area popolare – Ncd/Udc)
PERTINI DI GENERE
“Fu il primo Presidente della Repubblica a nominare una donna senatrice a vita, la compagna Camilla Ravera”. (Gianni Melilla, Sel)
PERTINI ANTI-AUSTERITY
“L’immagine di Pertini che gioca a scopone con Zoff contro Causio e Bearzot è ancora negli occhi di chi l’ha vissuta in televisione, di chi l’ha vista. Pochi invece ricordano la frase che disse prima della partita a Rossi, disse testualmente, almeno così si racconta: i tedeschi sono robusti, cerca di non farti pestare i piedi. Forse la vorrebbe ripetere a qualche nostro rappresentante in Europa anche oggi una frase di questo tipo”. (Ignazio La Russa, Fratelli d’Italia)
Corre l’anno 2015, dunque, e in Parlamento sono tutti pertiniani. Meno male. (Public Policy)
@VillaTelesio