Pos, i parlamentari sulle sanzioni: chi chiede un posticipo, chi l’abolizione

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ROMA (Public Policy) – Sul dl Pnrr 2, all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Istruzione del Senato, sono diversi gli emendamenti presentati in relazione alla norma che ha previsto l’applicazione delle sanzioni per chi non accetta pagamenti effettuati con carta a partire dal 30 giugno prossimo (era stata fissata al 1° gennaio 2023 dal precedente dl Pnrr).

Una proposta a firma di Nazario Pagano (FI) ne chiede il posticipo di un anno, a decorrere quindi dal 30 giugno 2023. In questo senso ci sono anche emendamenti di Fratelli d’Italia, di Paolo Romani (Italia al Centro) e delle Autonomie, che con altre proposte puntano anche all’abolizione tout court, o chiedono che le transazioni di importo inferiore ai 50 euro effettuate presso soggetti che svolgono attività di vendita di beni e di prestazione di servizi, regolate con carte di credito, di debito e prepagate, siano gratuite sia per l’acquirente che per il venditore del bene o prestatore del servizio.

Un emendamento di Italia viva chiede il posticipo dell’applicazione delle sanzioni al 30 settembre di quest’anno. La Lega punta a eliminare l’obbligo di accettazione di pagamenti elettronici quando sono per importi inferiori a 10 euro. Altre proposte puntano a portare dal 30% al 50% il credito d’imposta, riconosciuto agli esercenti attività di impresa, arte o professioni, per le commissioni addebitate per le transazioni effettuate. (Public Policy) GIL