(Public Policy) – Roma, 20 dic – La commissione Attività
produttive alla Camera ha approvato in sede legislativa il
ddl “Disposizioni in materia di professioni non organizzate
in ordini e collegi”, già approvato in prima lettura da
Camera e Senato.
20 voti favorevoli, 2 contrari e un astenuto, per una legge
che impone regole valide per tutti i professionisti che non
sono iscritti in Ordini, albi o collegi e l’istituzione di
un Ente nazionale di unificazione che fissi caratteristiche
standard perché un lavoratore si possa definire
“professionista”, anche se per la propria professione non
esiste un albo.
COSA PREVEDE LA LEGGE
La legge in sostanza non chiede la creazione di nuovi
ordini ma un testo di autoregolamentazione che possa
chiarire come distinguere un professionista da chi non lo è.
E rendere “visibili” nel mondo del lavoro tutti quei
professionisti, come fotografi, estetiste, agenti
immobiliari, che lavorano in piena concorrenza e hanno le
competenze della propria professione, ma di fatto non
“esistono” e non hanno delle regole comuni o attestati della
propria professionalità.
Il punto più importate è proprio la creazione di questo
Ente nazionale italiano di unificazione (Uni) cui le
categorie di professionisti non organizzati in ordini
dovranno chiedere di creare una commissione indipendente in
grado di definire gli aspetti più rilevanti della
professione.
La legge stabilisce inoltre che i professionisti si possano
organizzare in associazioni che siano uno strumento di
organizzazione, valorizzazione e formazione continua dei
professionisti, attraverso strumenti di pubblicità della
loro attività lavorativa e corsi di aggiornamento. Inoltre
si prevede che queste associazioni possano rilasciare
un’attestazione agli iscritti che qualifichi la propria
posizione e professionalità. (Public Policy)
GAV-VIC