(foto – DANIELA SALA/Public Policy)
di Michele De Vitis
ROMA (Public policy) – Sono 10 i decreti attuativi previsti in capo al Governo dal cosidetto decretone, o meglio la sua parte relativa al reddito di cittadinanza. Le misure inserite nel primo capo del decreto 4/2019 richiedono per lo più interventi del ministero del Lavoro, alcuni dei quali solo eventuali.
Vediamo nel dettaglio:
VERIFICA FRUIZIONE
Con dm del ministero del Lavoro, di concerto con il Mef, sono stabilite entro fine aprile le modalità con cui, attraverso il monitoraggio delle spese effettuate sulla carta Rdc, vengono verificate la fruizione del beneficio, le possibili eccezioni e le altre modalità attuative.
CREDITO D’IMPOSTA IMPRESE
Con dm Lavoro, di concerto con il Mef, entro fine marzo sono stabilite le modalità di accesso al credito di imposta per il datore di lavoro nel caso in cui abbia esaurito gli esoneri contributivi.
BENEFICIO ADDIZIONALE
Saranno stabilite con dm Lavoro, di concerto con Mef e Mise, le modalità di richiesta e di erogazione del beneficio addizionale riconosciuto ai beneficiari del Rdc che avviano un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro il primo di fruizione del Rdc.
PATTO PER IL LAVORO
Con dm Lavoro, sentita l’Anpal e previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, sono definiti indirizzi e modelli nazionali per la redazione del Patto per il lavoro, anche in esito al primo periodo di applicazione del Rdc.
EROGAZIONE
Con dm Lavoro, di concerto con il Mef, entro fine luglio sono stabilite le modalità di erogazione del Rdc suddiviso per ogni singolo componente il nucleo familiare maggiorenne a decorrere dal nuovo affidamento del servizio di gestione della carta Rdc.
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