di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Risolto un problema, con la candidatura di Scilipoti in Puglia (se poi il nostro ce la farà o meno è un altro discorso), eccone subito un altro, per i piani Alti, Altissimi:
La Corte europea dei diritti umani ha infatti condannato la Lituania per aver multato un’azienda che si è servita di Gesù&Maria per vendere abiti. La multa infatti, secondo i giudici, violerebbe il diritto alla libertà d’espressione dell’azienda.
Vorrei scrivere ‘apriti cielo‘ ma non lo scriverò.
Scriverò invece che i giudici, in questo modo, “autorizzano il diritto di offendere miliardi di credenti. E la chiamano pure libertà” (Maurizio Lupi, Noi con l’Italia – Udc, in coalizione con Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia).
E ancora: “Siamo alla blasfemia, siamo dinanzi alla costante dissoluzione di valori e principi in nome di un laicismo ateo e materialistico” (Laura Bianconi, Civica popolare, in coalizione con Matteo Renzi ed Emma Bonino).
E ancora: “Non è accettabile che si possa speculare sulla fede di centinaia di milioni di persone” (Beatrice Lorenzin, leader di Civica popolare e ministro della Salute, in coalizione con Matteo Renzi ed Emma Bonino).
E ancora: “Da questa Europa di tecnocrati lontani anni luce dal comune sentire del popolo arriva l’ennesimo sgarbo, l’ennesima offesa alla nostra storia” (Roberto Calderoli, Lega, in coalizione con Forza Italia e Fratelli d’Italia).
E ancora, infinito: “Qualcuno ancora ha fiducia nei ‘valori’ dell’Europa? Qualcuno ancora non ha capito che si tratta di una megamacchina turbonichilista che mira a produrre il vuoto cosmico?” (Diego Fusaro, filosofo).
Tutto è perduto, dunque? No, possiamo ancora rimediare, possiamo difenderci dal vuoto cosmico: ci sono le elezioni, c’è la cabina elettorale, c’è il suo segreto, c’è Dio che ci vede.
Manca solo Stalin. (Public Policy)
@VillaTelesio