di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – Ora vedi te se una presidente della Camera non può inviare saluti molto sentiti a chi le pare e piace.
Laura Boldrini: Allora colleghi e colleghe, vorrei anche inviare un saluto molto sentito a Celeste Costantino la nostra collega che ha fatto una bambina che si chiama Bianca e che sta bene: un saluto a mamma e bimba.
Antonio Palmieri (deputato Forza Italia): E il papà no?
Boldrini: Come dice? Il papà non è parte in causa in questo caso. Scusate, la bambina è stata fatta da Celeste Costantino, è nostra collega e noi ci rivolgiamo a lei, essenzialmente a lei.
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Meno male che c’è Grasso che se la ride, dall’altra parte.
Nitto Palma (senatore Forza Italia): Signor presidente, senza che questo in alcun modo voglia rischiare di rasentare il voto di scambio, vorrei proporre un accordo ai colleghi dell’assemblea: voi mi prestate attenzione per questo intervento e dopo io non parlerò più.
Grasso (ridacchiando): Per sempre?
Palma: Presidente, io non verso in grandi condizioni di salute, ma spero di poter arrivare anche a domani.
Grasso (ridacchiando un po’ di più): Va bene, scusi la battuta.
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Ma c’è un lieto fine.
Daniele Capezzone (deputato Cor): Una delle ragioni per cui ho chiesto di intervenire, signora presidente, per suo tramite, è per fare gli auguri anche al marito o al compagno della nostra parlamentare, perché crediamo, dopo ampia riflessione, che anche il papà abbia avuto un qualche ruolo nella nascita del bimbo o della bimba.
Boldrini: Sarà un piacere fare gli auguri anche al papà. (Public Policy)
@VillaTelesio