Resocónto – Ho visto che le piace urlare

0

di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – E anche oggi mi appresto a tediarvi, canticchiando che cos’è la destra, cos’è la sinistra, e proprio a causa di questo motivetto in testa riducendo il Resocónto a due brevi spezzoni di discorso parlamentare, più un tweet.

Bando alle ciance, dunque. Cos’abbiamo qui, a destra? Abbiamo Costanzo Della Porta, fratellino di Termoli, che si diverte con le opposizioni: “Anche oggi avete fatto sfoggio di dietrologia: non valutate mai i provvedimenti nel merito e siete in perenne campagna elettorale, l’ultima delle quali si è chiusa tre giorni fa in Molise e avete preso un’altra batosta. Non ci limiteremo però a trattarvi come voi trattate noi, che siamo avulsi dalla cattiveria e dall’astio. Non tratteremo la cattiveria come un vento gelido (che fa rabbrividire, ma non lascia tracce), bensì come pioggia. Ecco, voi siete il vento gelido, noi siamo la pioggia“.

E se giro lo sguardo chi trovo, invece, alla mia sinistra? Peppe Provenzano (Pd), mio corregionale, che dialoga con Giorgia Meloni: “Non c’è nulla, presidente, nulla per evitare le tragedie che si ripetono nel nostro mare. Dopo Cutro, su cui ancora aspettiamo la verità, la strage del Peloponneso: come si può rimanere indifferenti a tutto questo? Vada a dirlo in Europa, presidente. Ho visto che le piace urlare. Lo urli pure“.

Io non urlo, sorrido. E cosa mi trovo di fronte? Un ottimo cocktail. E chi me l’ha portato? E chi me lo poteva portare se non Carlo Calenda, che non è di destra nè di sinistra ma un po’ di destra e un po’ di sinistra ma non dite centro che non ci piace e allora liberale ok ma anche rosselliano (e allora Gobetti?) e quindi socialista liberale ma socialista no per carità ma – respiro – nel frattempo facciamo un tweet: “Il problema è la limonata. Come fai a votare per chi prende una limonata! In Azione rimaniamo fedeli al gin tonic“.

Ecco, beviamoci su. (Public Policy)

@VillaTelesio