Resocónto – Maggio

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – È venerdì, siamo a maggio, in aula a Montecitorio.

È il 1947, l’anno di Portella della Ginestra.

Girolamo Li Causi (Pci): Vogliamo dire che se si vuole stroncare alla radice questa mala pianta della delinquenza politica al soldo degli agrari e il mafioso gabellotto sfruttatore dei contadini, ed in particolare in quella zona dove la lotta dei contadini è stata aspra, onorevole Scelba (Mario, ministro dell’Interno; Ndr), liberateci dagli alti funzionari addetti alla polizia, profondamente compromessi con i monarchici prima e dopo il 2 giugno; e liberateci da quei marescialli dei carabinieri che in questi posti vanno a braccetto coi mafiosi mentre respingono costantemente e cercano di mettere in galera con ogni pretesto il segretario della sezione comunista, della sezione socialista, i segretari dei partiti democratici, il segretario della Camera del Lavoro…

Leonardo Miccolis (Uomo Qualunque): Tutti i delinquenti!

Li Causi: Onorevole Scelba, ci sono stati i fischi di Messina a De Gasperi; ma se voi credete che, sparando su di noi, domani non si spari su De Gasperi, è una grossa illusione la vostra!

Pietro Nenni (Psi): Il presidente mi consenta di dire una parola in deroga a tutti i regolamenti. ci sono cose che non sono possibili: una persona, non so chi, all’estrema destra ha gridato che sono tutti delinquenti…

Miccolis: sono stato io!

(agitazione – scambio di vivacissimi apostrofi tra l’estrema sinistra e la destra – tumulto – il presidente Umberto Terracini sospende la seduta e fa sgombrare le tribune)

La seduta riprende dopo qualche minuto.

Li Causi: […] Il Governo non si è voluto render conto che in Sicilia bisogna fare piazza pulita di tutti gli alti dirigenti della Pubblica amministrazione, della polizia e anche della magistratura […]

(vivi applausi a sinistra). (Public Policy)

@VillaTelesio