ROMA (Public Policy) – “I collegi sono rispettivamente formati in modo tale da essere composti, tendenzialmente, dal medesimo numero di elettori”: così recita il nuovo emendamento di maggioranza presentato mercoledì in commissione Giustizia alla Camera che elimina il sorteggio dei collegi, inizialmente previsto dall’accordo raggiunto nei giorni scorsi.
“I collegi – si legge – sono determinati con decreto del ministero della Giustizia, sentito il Consiglio superiore della magistratura, emanato almeno quattro mesi prima del giorno fissato per le elezioni, tenendo conto dell’esigenza di garantire che tutti i magistrati del singolo distretto di Corte d’appello siano inclusi nel medesimo collegio e che vi sia continuità territoriale tra i distretti inclusi nei singoli collegi, salva la possibilità, al fine di garantire la composizione numericamente equivalente del corpo elettorale dei diversi collegi, di sottrarre dai singoli distretti uno o piu’ uffici per aggregarli al collegio territorialmente più vicino”.
“I magistrati fuori ruolo – aggiunge in conclusione l’emendamento – sono conteggiati nel distretto di Corte d’appello in cui esercitavano le funzioni prima del collocamento fuori ruolo”, mentre “i magistrati che esercitano le funzioni presso uffici con competenza nazionale sono conteggiati nel distretto di Corte d’appello di Roma”.