Riforma Pa, Rgs su ‘Quota 96’: quantificazioni non coprono gli effetti finanziari

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ROMA (Public Policy) – “La quantificazione degli oneri” contenuta nella norma sulla salvaguardia dei cosiddetti ‘Quota 96‘, non piace alla Ragioneria dello Stato. Nella nota tecnica al decreto P.a., infatti, la RgS scrive: la quantificazione “non è sufficiente a coprire i possibili effetti finanziari che possono derivare dal superamento del limite delle 4mila unità”, previsti dal provvedimento.

L’articolo1-bis, introdotto nel passaggio alla Camera, stabilisce la salvaguardia dei esodati della scuola “nel limite massimo di 4mila soggetti e nei limiti dell’autorizzazione di spesa di cui al comma 5”.

Quest’ultimo suddivide le risorse ‘spendibili’ in questo modo: 35 milioni di euro per l’anno 2014, 105 milioni per il 2015, 101 milioni per il 2016, 94 per il 2017 e 81 milioni per il 2018. Per un totale di 416 milioni di euro da recuperare dalla spending review e dagli accantonamenti provenienti dal taglio delle spese dei ministeri, previsti dalla legge di Stabilità 2014.

E ancora: per la Ragioneria anche la scelta di individuare come copertura gli accantonamenti di spesa previsti dalla legge di Stabilità 2014 “non risultano equivalenti su tutti i saldi di finanza pubblica; pertanto, la disposizione risulta scoperta in termini di fabbisogno ed indebitamento netto“.

Quindi per la Rgs “la modalità di copertura” della norma comporta “rilevanti criticità” connesse “all’entità del ricorso a forme di copertura operate già con precedenti interventi attraverso l’accantonamento o la riduzione degli stanziamenti relativi alle spese rimodulabili“. Le riduzioni di cui parla la Ragioneria ammontano a circa 1 miliardo di euro nel 2014, 1,6 miliardi nel 2015 e 1,9 miliardi a decorrere dal 2016.

“L’ulteriore riduzione di tali spese – si legge nella nota – che comprendono anche quelle destinate al funzionamento della Pubblica amministrazione, comporterebbe infatti l’elevato rischio di determinare la formazione di debiti fuori bilancio in relazione a spese difficilmente comprimibili, soprattutto in una fase già particolarmente avanzata della gestione”. (Public Policy)

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SOR