Riforma Pac, cosa prevede il testo concordato dai colegislatori

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Dagli ecoschemi alla condizionalità sociale, passando per il sostegno ai piccoli agricoltori e l’allineamento con il green deal. Sono solo alcuni dei punti della nuova Pac post 2023, sulla quale a fine giugno i colegislatori hanno raggiunto una intesa, confermata martedì dal Parlamento Ue riunito in sessione plenaria.

Gli elementi principali delle riforma proposte sono: pagamenti diretti e interventi di sviluppo rurale più mirati e soggetti a programmazione strategica; nuova architettura verde basata su condizioni ambientali che gli agricoltori devono rispettare e su misure volontarie supplementari nel quadro di entrambi i pilastri (ecoschemi); approccio basato sull’efficacia (il cosiddetto nuovo modello di attuazione, new delivery model) in base al quale gli Stati membri devono riferire annualmente in merito ai progressi compiuti.

Ecco, più nel dettaglio, alcuni degli elementi della riforma della Pac, concordati tra Consiglio e Parlamento Ue:

ECOSCHEMI AL 25% CON POSSIBILI COMPENSAZIONI

Prevista una riserva del 25% dei pagamenti diretti da destinare alle azioni che gli agricoltori possono porre in essere volontariamente a favore dell’ambiente (ecoschemi). Nel periodo transitorio (learning period) dei primi due anni di applicazione la quota di risorse può scenedere al 20%, ma con obbligo di compensazione attraverso misure compensative da porre in essere entro la fine dell’intero periodo di programmazione.

ALLINEAMENTO GREEN DEAL

L’allineamento con il Green deal si realizzerà attraverso una verifica da parte della Commissione europea sui piani strategici nazionali, che dovranno essere allineati alla strategia Farm to Fork e alla Strategia sulla biodiversità, e rispettare gli obiettivi climatici al 2030 (a partire dal 2026 la Commissione potrà modificare i criteri di valutazione).

CONDIZIONALITÀ SOCIALE

La condizionalità sociale entra per la prima volta nella Pac. Sarà volontaria dal 2023 e obbligatoria dal 2025. Gli Stati membri, attraverso le loro autorità competenti per la sicurezza sul lavoro, dovranno verificare il rispetto di una serie di norme e direttive Ue sulla salute e la sicurezza del lavoro. In caso di violazioni le agenzie di pagamento agricolo nazionale spiccheranno delle sanzioni, la cui entità sarà decisa dagli Stati membri.

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NAF