L’emendamento M5s sull’Ispettorato del lavoro: dalle assunzioni alla white list

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ROMA (Public Policy) – Procedure semplificate per le assunzioni, taglio delle sanzioni non diffidabili e una sorta di albo dei datori di lavoro presso i quali non sono state riscontrate irregolarità in modo da evitare controlli nella stessa azienda per due anni. Sono alcuni degli elementi di un emendamento al dl Rilancio, sull’Ispettorato nazionale del lavoro, proposto e segnalato dal Movimento 5 stelle in commissione Bilancio alla Camera. Sul testo, risulta a Public Policy, sarebbe al lavoro anche il Governo che potrebbe accogliere, seppur riformulata, la modifica.

Tra i principali contenuti dell’emendamento, a unica firma Leonardo Donno, la previsione in base alla quale il solo adempimento alla diffida estingue il procedimento sanzionatorio in relazione alle violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale accertate a far data dalla entrata in vigore della legge di conversione del decreto e fino al 31 dicembre 2022. Dalla previsione sono esclusi i casi di lavoratori in nero.

Inoltre, si punta a stabilire che gli importi delle sanzioni amministrative in materia di lavoro e legislazione sociale non diffidabili, con alcune eccezione, sono ridotti della metà.

Un’altra delle possibili novità, riguarda l’istituzione di una sorta di white list delle aziende non sanzionate a seguito di controlli. Nell’emendamento, infatti, si legge che “all’esito di accertamenti ispettivi in materia di lavoro e legislazione sociale, in caso di regolarità, l’Ispettorato del lavoro può rilasciare uno specifico attestato ed iscrive il datore di lavoro in un apposito elenco informatico. I datori di lavoro iscritti nell’elenco, per un periodo di due anni dalla data di iscrizione, non sono sottoposti ad ulteriori accertamenti in materia, fatte salve le ipotesi di richiesta di intervento, di indagini demandate dalle competenti Procure della Repubblica ovvero nelle ipotesi di inadempimenti rilevabili attraverso documenti o informazioni già in possesso da parte delle pubbliche amministrazioni”.

E ancora, la proposta punta a ridefinire alcune fonti di finanziamento dell’Inl, soprattutto quelle legate alle sanzioni. In particolar modo, si mira a definire che “il fondo risorse decentrate dell’Ispettorato nazionale del lavoro è integrato di euro 14 milioni per l’anno 2020 e di 28 milioni a decorrere dall’anno 2021”. Le somme “sono utilizzate per la valorizzazione del personale del medesimo Ispettorato secondo criteri da definire mediante la contrattazione collettiva integrativa”.

Infine, l’emendamento punta a procedure semplificate senza concorso pubblico per le assunzioni dell’Inl, tramite semplice colloquio anche a distanza, per un potenziamento del personale. Nelle specifico, si mira ad autorizzare l’Ispettorato “a bandire una procedura di concorso e conseguentemente ad assumere a tempo indeterminato il personale delle aree funzionali a valere sul budget assunzionale relativo ai cessati dell’anno 2019. La procedura è altresì utilizzata per la selezione del personale da assumere a seguito delle autorizzazioni all’assunzione già concesse ed è svolta con modalità semplificate per titoli e colloquio da effettuare anche a distanza, secondo modalità stabilite con provvedimento del direttore dell’Ispettorato”. (Public Policy) FRA