ROMA (Public Policy) – “È stata istituita presso il ministero degli Esteri una delegazione per l’organizzazione” del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea. “Il nostro obiettivo è gestire semestre in modo efficace e rigoroso con un contenimento della spesa. Sono stati stanziati 56 milioni di euro a cui saranno aggiunti altri 10 milioni per le spese vive. Questo stanziamento è molto inferiore rispetto a quello di altri Paesi“.
“Con una buona gestione” di queste risorse “ci sarà un buon esito del semestre con una rigorosa riduzione delle spese”. Risponde così, in aula alla Camera, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Sandro Gozi, a una interpellanza urgente, presentata dal Movimento 5 stelle (a prima firma Vega Colonnese), riguardo alle priorità del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea. Inoltre, i 5 stelle chiedono “come saranno ripartite le risorse” che saranno destinate al semestre Ue.
Durante il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea, dice ancora Gozi, “avvieremo una consultazione di tutti i portatori di interesse in vista della strategia ‘Europa 2020′“.
“Ieri – prosegue il sottosegretario – ho convocato il comitato interministeriale per gli Affari europei per discutere la priorità e i documenti per affinare il programma del semestre” di presidenza italiana dell’Unione europea.
“Dalla riunione è emerso un forte lavoro collegiale, per la prima volta infatti è stata coinvolta la conferenza Stato-Regioni. Il documento sarà consegnato al presidente del Consiglio, che lo esporrà al Parlamento europeo il 2 luglio. Questo non toglie la disponibilità del governo di illustrare le priorità. Fin dall’inizio infatti abbiamo dimostrato la volontà di condividere le grandi aree di interesse intorno alle quali stiamo lavorando”.
L’ALLARGAMENTO Durante il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea “l’Italia lavorerà per il processo di allargamento. “Occorre” allargare l’Unione “alla Serbia e all’Albania. Vogliamo infatti utilizzare meglio il processo verso i Balcani”. (Public Policy)
SOR