ROMA (Public Policy) – Sono 30 i commissari individuati dal Governo per le opere infrastrutturali su cui accelerare, secondo la procedura del dl Sblocca cantieri come modificato dal dl Semplificazioni lo scorso luglio: dall’amministratore delegato di Anas, Massimo Simoni, all’amministratore unico di Astral Antonio Mallamo, dall’amministratore delegato di Rfi Vera Fiorani all’ex ad Maurizio Gentile (addetto al completamento della linea C della metropolitana di Roma); e poi soprattutto tecnici delle stesse Anas, Rfi e provveditori Mit.
Mercoledì, come era stato anticipato da Public Policy, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato un nuovo dpcm con la “lista” dei commissari, che sostituisce il precedente schema di decreto che era stato inviato al Parlamento per acquisire il parere delle commissioni competenti, con l’intenzione di sottoporre successivamente i decreti di nomina dei commissari, la cui individuazione non era contenuta nel primo schema trasmesso, relativo solo ai lavori. Tra questi, il piano di riqualificazione della SS 106 Jonica, la realizzazione delle opere della tratta ferroviaria Napoli-Bari, l’alta velocità Brescia-Verona-Padova, la Palermo-Catania-Messina, la nuova linea Ferrandina-Matera La Martella. Il dossier è al momento all’esame delle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, dove sono relatori Stefania Pezzopane (Pd), per la commissione VIII, e Emanuele Scagliusi (M5s), per la commissione IX.
Il nuovo dpcm comprendere quindi sia l’elenco delle opere sia i nomi dei commissari, la cui mancata individuazione, dall’estate scorsa, era stato uno degli oggetti di scontro tra il Governo e Italia viva nella fase di apertura della crisi politica. Tema su cui era tornato non a caso lo stesso Conte, nel suo intervento in aula a Montecitorio martedì con le comunicazioni sulla situazione politica dopo la fuoriuscita dall’Esecutivo degli esponenti Iv, precisando che: “Anche in vista della grande sfida rappresentata dal Recovery plan, abbiamo voluto ridefinire con chiarezza il quadro normativo a supporto degli investimenti pubblici, in particolare quelli infrastrutturali. Abbiamo preparato il terreno con il decreto legge Semplificazioni; abbiamo definito un percorso accelerato per realizzare le varie opere pubbliche e siamo intervenuti a ridefinire il regime di responsabilità della Pubblica amministrazione”.
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GIL