Il Consiglio dei ministri sta lavorando al pacchetto
Semplificazioni. Qui i contenuti del provvedimento che Public
Policy è in grado di anticipare.
SEMPLIFICAZIONI, VALIDA QUALSIASI LAUREA PER AGENTI E RAPPRESENTANTI
(Public Policy) – Roma, 12 giu – Per essere abilitati
all’attività di agente e rappresentante di commercio si avrà
più tempo per la pratica (da cinque a dieci anni) e basterà
anche una laurea in qualsiasi materia. Inoltre si potrà fare
anche se si è dipendenti di un’azienda oppure mediatori,
purché le due attività non siano svolte in settori affini. È
quanto dispone la bozza del pacchetto semplificazioni
attualmente allo studio del Governo e che Public Policy è in
grado di anticipare.
La normativa vigente impone, per l’abilitazione a agente o
rappresentante di commercio, l’aver lavorato “per almeno due
anni alle dipendenze di una impresa con qualifica di
viaggiatore piazzista o con mansioni di dipendente
qualificato addetto al settore vendite”. E si specifica che
l’attività debba essere stata svolta “anche se non
continuativamente entro i cinque anni dalla data di
presentazione della domanda”.
Il ddl semplificazioni allo studio del Governo allunga
questo tempo a dieci anni. In più, attualmente per fare
l’agente o il rappresentante di commercio serve “il diploma
di scuola secondaria di secondo grado di indirizzo
commerciale o laurea in materie commerciali o giuridiche”.
Il pacchetto semplificazioni invece toglierà quest’ultimo
obbligo estendendo la possibilità di abilitazione a chiunque
abbia una laurea, in qualsiasi materia. Saranno inoltre
diminuite le limitazioni per lo svolgimento dell’attività:
attualmente il lavoro di agente e rappresentante di
commercio è precluso ai mediatori e a chi è “dipendente da
persone, associazioni o enti, privati o pubblici”. Il
pacchetto semplificazioni invece punta a limitare questi
divieti solo ai casi in cui le due attività siano svolte in
ambiti uguali o attigui.
SEMPLIFICAZIONI, L’AIA SARÀ RILASCIATA SOLO DAL MINISTERO DELL’AMBIENTE
(Public Policy) – Roma, 12 giu – L’Aia (Autorizzazione
integrata ambientale) sarà rilasciata dal ministero
dell’Ambiente, senza sentire il parere dei ministeri
dell’Interno, del Lavoro, della Salute, dello Sviluppo
economico e delle Politiche agricole.
È quanto prevede la bozza del pacchetto Semplificazioni
sulla quale Palazzo Chigi sta lavorando e che Public Policy
è in grado di anticipare.
Rimangono invariate le procedure per il rilascio del
provvedimento di Via (Valutazione impatto ambientale) e del
parere di Vas (Valutazione ambientale strategica), che
spettano ai ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali.
LAVORO, BOZZA SEMPLIFICAZIONI: PER BANCARELLE BASTERÀ UNA “SCIA”
(Public Policy) – Roma, 12 giu – Si potrà vendere su
bancarelle e fiere itineranti ottenendo dal Comune la
concessione di un parcheggio e presentando solo una “Scia”,
ovvero una “segnalazione certificato di inizio attività”.
Non servirà più l’autorizzazione all’esercizio dell’attività
di vendita sulle aree pubbliche. Lo prevede la bozza del
pacchetto semplificazioni allo studio del governo, e che
Public Policy può anticipare.
Per quanto riguarda le bancarelle stanziali, la bozza del
ddl semplificazioni prevede che la Scia per essere accolta
debba contenere la concessione di un parcheggio da parte del
Comune interessato. Per quanto riguarda invece il commercio
itinerante, il pacchetto prevede che “la Scia abilita a tale
esercizio su tutto il territorio nazionale nel rispetto
delle eventuali motivate limitazioni locali”.
Il ddl del governo Letta stabilisce che comunque il
sovrintendente ai Beni culturali può individuare quei luoghi
(archeologici, storici, ecc) dove non possano essere
concessi parcheggi per bancarelle o stand delle fiere.
Il governo, si legge nella relazione, vuole semplificare i
permessi per la vendita su bancarelle facendo sì che la
presentazione della Scia (dopo aver ottenuto il parcheggio)
coincida con l’inizio dell’attività e che l’impresa
contestualmente venga iscritta al Registro delle imprese,
all’Inail, all’Inps, all’Agenzia delle entrate. Oggi invece
tutto ciò si può fare solo dopo il rilascio
dell’autorizzazione da parte del Comune ed entro 30 giorni.
MULTE DA 2 MILA A 15 MILA EURO
Il pacchetto semplificazioni stabilisce multe salate per
chi non rispetta le regole. Nella bozza infatti si legge:
“Chiunque eserciti il commercio sulle aree pubbliche senza
aver presentato la segnalazione certificata di inizio
attività, in un posteggio del quale non ha ottenuto la
concessione o non rispettando i limiti dimensionali del
posteggio, è punito con la sanzione amministrativa del
pagamento di una somma da 2.500 a 15 mila euro e con la
confisca delle attrezzature e della merce”.
IMPRESE, BOZZA SEMPLIFICAZIONI: TUTOR PER PRATICHE AMMINISTRATIVE
(Public Policy) Roma, 12 giu – Un “tutor d’impresa” presso
gli sportelli unici per le attività produttive per assistere
le imprese in tutti i procedimenti amministrativi. È quanto
prevede la bozza del pacchetto semplificazioni che Public
Policy può anticipare e che è allo studio del governo.
Palazzo Chigi dispone che il tutor di impresa sia il
“responsabile dello sportello unico per le attività
produttive o un suo delegato” e che assista le imprese solo
per i “procedimenti amministrativi che per legge si
concludono con un provvedimento espresso”. Il suo compito
sarà quello di “curare l’informazione delle imprese nel
corso di tutta la procedura e assicurare l’applicazione
delle migliori prassi amministrative e delle disposizioni di
semplificazione”.
La bozza del ddl semplificazioni prevede anche che, se il
Comune non è in grado di fornire un tutor d’impresa,
l’impresa possa chiedere il servizio alla Regione.
SEMPLIFICAZIONI, NUOVE PROCEDURE PER LE OPERAZIONI DI BONIFICA
(Public Policy) – Roma, 12 giu – Procedura semplificata per
le operazioni di bonifica o di messa in sicurezza di un sito
inquinato. È quanto si prevede nella bozza del pacchetto
Semplificazioni sulla quale Palazzo Chigi sta lavorando e
che Public Policy è in grado di anticipare.
La nuova proposta chiarisce gli obiettivi degli interventi
di bonifica e semplifica l’individuazione e la realizzazione
delle misure di messa in sicurezza.
Con l’introduzione di un nuovo articolo (il 242-bis) al
codice dell’Ambiente (legge 152 del 2006) l’operatore
interessato a effettuare, a proprie spese, interventi di
bonifica del suolo, può presentare all’amministrazione
competente il progetto completo degli interventi.
Nell’istanza viene indicato il cronoprogramma di svolgimento
dei lavori.
L’amministrazione locale (Comuni, Province e Regioni)
autorizza le operazioni di bonifica entro 90 giorni dalla
presentazione della domanda. Con il via libera alla
bonifica, l’operatore interessato deve comunicare
all’autorità competente la data dell’avvio dei lavori.
Una volta conclusa la bonifica l’operatore esegue a proprie
spese un “piano di caratterizzazione” (che definisce
l’assetto geologico e idrogeologico del sito, e verifica la
presenza o meno di contaminazione) e dà comunicazione
all’Arpa (Agenzia regionale per la protezione
dell’ambiente), che accerta entro 40 giorni l’esito delle
operazioni di messa in sicurezza. Successivamente è
l’autorità competente a rilasciare la certificazione
dell’avvenuta bonifica.
Con il nuovo articolo si prevede inoltre, nel caso in cui
l’Arpa non provveda alla rilevazione dei valori di fondo
entro 60 giorni dalla presentazione del piano di
caratterizzazione, che siano considerate valide le
rilevazioni fatte dal soggetto che ha compiuto la bonifica.
DDL SEMPLIFICAZIONI, ARRIVA LA DATA UNICA DI EFFICACIA OBBLIGHI VERSO LA PA
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Arriva la data unica di
efficacia degli obblighi amministrativi che Governo e
regolamenti ministeriali introdurranno in futuro a carico di
cittadini e imprese. Due in realtà le date: 1° luglio o 1°
gennaio successivi all’entrata in vigore degli obblighi. È
quanto si legge nella bozza del ddl Semplificazioni sulla
quale Palazzo Chigi sta lavorando e che Public Policy è in
grado di anticipare.
Per obbligo amministrativo si intende “qualunque
adempimento comportante raccolta, elaborazione,
trasmissione, conservazione e produzione di informazioni e
documenti, cui cittadini e imprese sono tenuti nei confronti
della pubblica amministrazione”.
Inoltre è previsto che il responsabile della trasparenza
delle amministrazioni competenti pubblichi “sul sito
istituzionale uno scadenzario con l’indicazione delle date
di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi”,
comunicandolo al dipartimento della Funzione pubblica, che
costituirà “apposite pagine web”. Il tutto – sia la data
unica che la trasparenza online – “fatta salva la
sussistenza di particolari esigenze di celerità dell’azione
amministrativa”.
PENSIONI, PROSECUZIONE VOLONTARIA ANCHE PER PARASUBORDINATI
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Anche i lavoratori
parasubordinati potranno accedere alla prosecuzione
volontaria che consente di continuare a versare i contributi
per accedere alla pensione. È una norma contenuta nella
bozza del pacchetto di provvedimenti “semplificazioni” allo
studio del Consiglio dei ministri.
“Il divieto di prosecuzione volontaria non si applica ai
lavoratori iscritti alla gestione separata” si legge nella
bozza che attende il via libera del Mef. “Gli istituti
previdenziali autorizzano il datore di lavoro a provvedere
al versamento degli importi corrispondenti alla
contribuzione volontaria fino ad un periodo massimo
complessivo di sei anni”. La norma modifica l’articolo 6 del
decreto legislativo 184 del 1997 e si applica anche alle
ipotesi di ricongiunzione e di riscatto di periodi
assicurativi.
DDL SEMPLIFICAZIONI, TITOLI DI STUDIO RILASCIATI ANCHE IN INGLESE
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Titoli di studio rilasciati
anche in lingua inglese. È quanto si prevede nella bozza del
ddl Semplificazioni sulla quale Palazzo Chigi sta lavorando
e che Public Policy è in grado di anticipare. A essere
interessati gli atenei, gli istituti di istruzione
secondaria superiore e gli istituti equiparati.
SEMPLIFICAZIONI, CAMBIO DI RESIDENZA E TASSA SUI RIFIUTI NELLO STESSO CONTESTO
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Cambio di residenza e
dichiarazione per la tassa dei rifiuti nello stesso
contesto. È quanto si prevede nella bozza del pacchetto
Semplificazioni sulla quale Palazzo Chigi sta lavorando e
che Public Policy è in grado di anticipare.
Si semplificano così, si legge nella bozza, “gli
adempimenti per i cittadini interessati dal cambio di
residenza o domicilio, prevedendo che anche le dichiarazioni
relative al tributo comunale sui rifiuti e sui servizi
vengano acquisite contestualmente a quelle relative al
cambio di residenza o domicilio”. Secondo il Governo questo
contribuirà “a ridurre l’evasione fiscale”.
SEMPLIFICAZIONI, 180 GIORNI PER IL DURC E SOLO PER VIA TELEMATICA
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Trasmissione solo per via
telematica e validità 180 giorni. È la proposta di modifica
della normativa sul Durc, il documento unico di regolarità
contributiva, contenuta nella bozza del pacchetto
semplificazioni allo studio di Palazzo Chigi e che Public
Policy è in grado di anticipare. La norma “Semplificazioni
in materia di Durc” attende il parere del ministero delle
Infrastrutture e dei trasporti.
La norma proposta interesserebbe anche le procedure di
appalto pubblico e degli appalti privati in edilizia. Le
stazioni appaltanti acquisirebbero il Durc esclusivamente
per via telematica. Il periodo di validità del documento
sarebbe di 180 giorni. Inoltre “si limita la sua richiesta
solo ai momenti fondamentali del contratto: selezione del
contraente e pagamento delle prestazioni. In tal modo il
Durc non dovrebbe più essere richiesto in presenza di un
documento precedente ancora in corso di validità” si legge
nella relazione illustrativa. Per le inadempienze si potrà
provvedere per via telematica, con posta certificata.
APPALTI, BOZZA SEMPLIFICAZIONE: MULTE SALATE SE SI PAGANO APPALTI SENZA DURC
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Stop alla responsabilità
solidale negli appalti tra committente e appaltatore (o
appaltatore e subappaltatore) e multe salate per chi eroga i
soldi per un appalto senza avere in mano il Durc. Lo prevede
la bozza del pacchetto semplificazioni allo studio del
Governo e che Public Policy è in grado di anticipare.
In particolare, il capitolo dedicato alla semplificazione
in materia fiscale prevede “l’abrogazione della
responsabilità solidale dell’appaltatore per il versamento
delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro e dell’Iva
dovuta dal subappaltatore per le prestazioni realizzate con
il contratto di subappalto”.
Una norma che era stata introdotta come strumento di lotta
all’evasione fiscale e al lavoro nero ma che, come
sottolinea la stessa relazione del Governo, non ha portato i
frutti sperati.
In particolare, la bozza del pacchetto semplificazioni
stabilisce “in luogo della responsabilità solidale,
l’applicazione di una sanzione da 5 mila a 200 mila euro,
qualora il committente paghi il corrispettivo del contratto
di appalto senza aver ottenuto idonea documentazione circa
la correttezza del versamento all’erario delle ritenute
fiscali sui redditi di lavoro dipendente e dell’imposta sul
valore aggiunto dovuta dall’appaltatore e dal
subappaltatore”.
EDILIZIA, BOZZA SEMPLIFICAZIONI: CAMBIARE SAGOMA RISPETTANDO LE VOLUMETRIE
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Cambiare la sagoma degli
edifici in ristrutturazione rispettandone le volumetrie. É
quanto prevede una norma contenuta nel pacchetto del Governo
per le semplificazioni e la crescita (il ddl del ‘Fare’),
che dovrebbe arrivare già questo venerdì in Cdm.
Il provvedimento modifica il Testo unico delle disposizioni
in materia edilizia, (il Dpr 380 del 6 giugno 2001), e
prevede, si legge nella relazione, “che possano essere
inquadrati come interventi di ristrutturazione edlizia gli
interventi volti a ricostruire un edificio con il medesimo
volume di quello demolito, ma anche con sagoma diversa dal
precedente”.
Attualmente le modifiche alla sagoma comportano
l’inquadramento dell’intervento come ristrutturazione
edilizia ‘pesante’, quindi soggetta al rilascio del permesso
di costruire.
Gli interventi comprendono, si legge ancora nella bozza del
Governo, “il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi
costitutivi dell’edificio, l’eliminazione, la modifica e
l’inserimento di nuovi elementi e impianti. Nell’ambito
degli interventi di ristrutturazione edilizia sono
ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e
ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello
preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per
l’adeguamento alla normativa antisismica”.
SEMPLIFICAZIONI, ENTRO 24 MESI DA LEGGE IL GOVERNO METTA MANO ALL’ORDINAMENTO
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Entro 24 mesi dall’entrata
in vigore del pacchetto Semplificazioni, il governo “è
delegato ad adottare uno o più decreti legislativi recanti
l’abrogazione espressa di disposizioni legislative statali
oggetto di abrogazione tacita o implicita”. Ovvero che
abbiano esaurito la loro funzione o siano obsolete.
È quanto si prevede nella bozza del pacchetto
Semplificazioni sulla quale Palazzo Chigi sta lavorando e
che Public Policy è in grado di anticipare. Inoltre, si
legge, il governo è delegato ad adottare “senza nuovi o
maggiori oneri per la finanza pubblica, entro due anni dalla
data di entrata in vigore” del pacchetto Semplificazioni,
“uno o più decreti legislativi per la semplificazione dei
procedimenti amministrativi e per il riassetto delle
disposizioni di competenza” esclusiva dello Stato.
Nella relazione che spiega l’articolato, si sottolinea come
siano inoltre “in fase di avanzata elaborazione il testo
unico di riordino della normativa sulle vittime del
terrorismo (delega scaduta il 15 dicembre 2011; Ndr), nonchè
il codice dell’attività agricola (anche qui: delega scaduta;
Ndr)”.
SEMPLIFICAZIONI, I PROVVEDIMENTI PER I PICCOLI CANTIERI
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Semplificazione degli
adempimenti nei cantieri. È la finalità di una norma
proposta dal pacchetto Semplificazioni allo studio di
Palazzo Chigi che Public Policy è in grado di anticipare.
“Si dispone l’esclusione dei piccoli lavori la cui durata
presunta non è superiore ai dieci uomini giorno, finalizzati
alla realizzazione o manutenzione delle infrastrutture per
servizi, dall’applicazione delle disposizioni del Testo
unico previste per i cantieri temporanei e mobili”, si legge
nella bozza. Al ministero del Lavoro va il compito di
redarre “modelli semplificati” per la redazione di alcuni
documenti di cantiere come il piano operativo di sicurezza.
INFORTUNI, INAIL UNICA CENTRALE DI INFORMAZIONE
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Non sarà più a carico del
lavoratore la denuncia di infortunio sul lavoro o morte del
lavoratore a polizia o carabinieri, ma sarà l’Inail a
fornire i dati a tribunali, azienda sanitaria, Regione,
direzioni territoriali del lavoro. È una norma contenuta nel
pacchetto Semplificazioni allo studio di Palazzo Chigi che
Public Policy è in grado di anticipare.
SICUREZZA, VERIFICHE PERIODICHE ATTREZZATURE ANCHE AI PRIVATI
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Prima verifica sulla
sicurezza delle “attrezzature da lavoro” entro 45 giorni e
non più 60. È una norma contenuta nel pacchetto
Semplificazioni allo studio di Palazzo Chigi che Public
Policy è in grado di anticipare.
Le verifiche, “volte a valutarne l’effettivo stato di
conservazione e di efficienza ai fini di sicurezza” possono
essere anche svolte da soggetti pubblici e privati
abilitati, aggiunge la bozza, oltre che da Inail, Asl e
Arpa.
EDILIZIA, SEMPLIFICAZIONI: SPORTELLO UNICO PER TUTTI I PERMESSI
RISPARMIO STIMATO: 204,4 MILIONI
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Un risparmio stimato di
204,5 milioni l’anno. È quanto, secondo il Governo, dovrebbe
derivare da una norma che introduce semplificazioni nelle
‘autorizzazioni preliminari alla segnalazione certificata
inizio attività’ nell’edilizia.
La misura è contenuta nella bozza del pacchetto
Semplificazioni che dovrebbe essere varata dal Cdm di
venerdì. “Attualmente – si legge nella bozza – il testo
unico edilizia non disciplina l’acquisizione, da parte dello
sportello unico per l’edilizia (Sue), degli atti di assenso
presupposti all’inizio dei lavori nel caso in cui
l’intervento edilizio sia soggetto alla presentazine della
comunicazione di inizio lavori di attività edilizia libera o
della Segnalazione certificata inizio attività (Scia)
edilizia.
Il testo unico – prosegue la relazione – prevede infatti
che il Sue acquisisca direttamente o tramite conferenza di
servizi gli atti di assenso, necessari per la realizzazione
dell’intervento edilizio, esclusivamente ‘ai fini del
rilascio del permesso di costruire'”.
Con l’aggiunta di questo comma, spiega il testo del
Governo, si cerca di “omogeneizzare” le due discipline
(permesso di costruire da una parte, comunicazione di inizio
lavori e Scia dall’altra) prevedendo che l’interessato
possa, prima di presentare la comunicazione o la Scia,
richiedere al sue l’acquisizione di tutti gli atti di
assenso necessari per l’intervento edilizio.
Se entro trenta giorni (termine dimezzato rispetto a quello
del permesso di costruire) dalla domanda non sono stati
rilasciati gli atti di assenso delle altre amministrazioni
pubbliche, o è intervenuto il dissenso di una o più
amministrazioni interpellate, il responsabile Sue indice la
conferenza dei servizi per acquisirli.
TLC, BOZZA SEMPLIFICAZIONI: LIBERALIZZATI ALLACCI TERMINALI A RETE PUBBLICA
(Public Policy) – Roma, 11 giu – Stop all’obbligo previsto
per gli utenti delle reti di comunicazione elettronica di
affidare a imprese abilitate i lavori che realizzano
l’allacciamento dei terminali di telecomunicazione
all’interfaccia della rete pubblica. Lo prevede la bozza del
pacchetto semplificazioni che Public Policy è in grado di
anticipare e che è allo studio del governo.
La parte del pacchetto che si occupa di semplificazioni in
materia di sviluppo economico prevede di eliminare dei
riferimenti normativi contenuti della legge sulla
concorrenza sui mercati delle apparecchiature terminali di
telecomunicazioni, in modo tale da permettere di affidare
l’allaccio di telefoni, modem e altri “terminali di
telecomunicazione” a tutte le aziende, non solo a quelle
abilitate e finora inserite in un registro.
SEMPLIFICAZIONI, NUOVE REGOLE PER LA GESTIONE DELLE ACQUE SOTTERRANEE
(Public Policy) – Roma, 11 giu – L’articolo 243 del dl 152
del 2006 che disciplina le acque di falda viene sostituito.
Al suo posto vengono introdotte le regole per lo smaltimento
e la depurazione delle “acque emunte”, fino ad oggi
considerate rifiuti liquidi e quindi non ammesse negli
impianti di depurazione.
È quanto si prevede nella bozza del pacchetto
Semplificazioni sulla quale Palazzo Chigi sta lavorando e
che Public Policy è in grado di anticipare. Le disposizioni
previste dall’articolo 46 (“Gestione acque sotterranee
emunte”) riscrivono interamente le procedure di bonifica
delle acque sotterranee.
Secondo la provvedimento, l’emungimento (ossia l’estrazione
delle acque esauste) con conseguente immissione in fognatura
o in corpi idrici superficiali (canali d’acqua o laghi
naturali) deve avvenire solo dopo trattamento depurativo. La
depurazione di queste acque deve essere effettuata presso
gli impianti di trattamento delle acque reflue industriali
esistenti, prima limitata dalle procedure da intraprendere
per richiedere le autorizzazioni.
Le nuove misure ambientali autorizzano la riemmissione,
previo trattamento, delle acque sotterranee (oggi vietata
dall’articolo 104 del dl 152 del 2006), nella stessa zona da
cui sono state estratte.
SOR-VIC-LEP-LAP-GAV