ROMA (Public Policy) – di Sonia Ricci – È allo studio della Ragioneria generale dello Stato un il modello per rendere l’Anas finanziariamente autonoma – senza finanziamento statale – attraverso l’imposizione di una tariffa-accisa da far pagare ai cittadini. Come anticipato da Public Policy il mese scorso è stata messo a punto una bozza di testo da inserire nella prossima legge di Stabilità.
La norma, viene riferito, potrebbe portare un risparmio di 500-600 milioni di euro all’anno (a cui si aggiungeranno 3 milioni di euro ‘una tantum’). La bozza, che verrà limata nei prossimi giorni, prevede la soppressione, a partire dal 1° gennaio 2016, del contributo che lo Stato versa annualmente ad Anas per le opere pubbliche.
I lavori di manutenzione della rete stradale – come detto – potrebbere essere quindi finanziati attraverso una tariffa che verrebbe pagata dai cittadini mentre fanno benzina, dunque con una vera e propria accisa. Nella stessa norma – viene riferito – il governo potrebbe sterilizzare il possibile aumento rinunciando ad una quota corrispondente delle accise, recuperando allo stesso tempo i fondi che ogni anno vengono versati all’Anas.
Secondo fonti di governo, la tariffa – si legge in una bozza – verrà “incorporata nel prezzo del carburante per autotrazione” (come benzina, Gpl e diesel) e verrà versata dalle compagnie petrolifere direttamente ad Anas. Contestualmente però verrà prevista la riduzione di altre accise per non gravare sul prezzo del carburante.
Le minori entrate, come detto, saranno compensate dalle risorse che lo Stato non verserà più all’Anas. Sarà probabilmente l’Authority di regolazione dei trasporti a stabilire, entro metà febbraio 2016, “i criteri per la determinazione della tariffa stradale” (e l’aggiornamento annuale della tariffa stessa), comprensiva “della remunerazione del capitale investito netto, degli ammortamenti e dei costi operativi attuali di Anas”.
La tariffa – viene specificato – si baserà probabilmente sul metodo “price cap”, diretto a evitare che il concessionario unico abusi della sua posizione dominante. Sarà quindi specificato il ricavo complessivo per Anas, dal quale verranno “scomputati” i canoni corrisposti dalle concessionarie autostradali.
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@ricci_sonia