Tartufi, il testo base adottato in commissione Agricoltura alla Camera

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di Fabio Napoli

ROMA (Public Policy) – Disciplinare la raccolta, la coltivazione e la commercializzazione dei tartufi freschi e conservati destinati al consumo. Questo l’obiettivo del testo unificato sui tartufi adottato come testo base in commissione Agricoltura della Camera. Il testo è la sintesi di due ldl – di Sc-Ala e del Pd – frutto di un lungo lavoro in comitato ristretto. A settembre la commissione tornerà ad esaminare il testo, di ben 22 articoli, che riforma la legge 752 del 1985 in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi freschi o conservati destinati al consumo.

DEFINIZIONE E TUTELA
Il provvedimento definisce, una per una, tutte le specie di tartufi. “Sono considerate protette tutte le specie di tartufi – si legge – Sono vietati l’estirpazione e il danneggiamento di parti sotterranee di tartufi, fatta salva la raccolta controllata”.

TARTUFAIE
Le procedure per il rilascio e la revoca dell’attestazione di riconoscimento della tartufaia controllata o coltivata, con particolare riferimento alla certificazione dell’impresa vivaistica relativa all’avvenuta micorizzazione, vengono disciplinate dalle Regioni. Le Regioni, nel rilascio delle autorizzazioni, dovranno tenere conto “della necessità di riservare adeguati spazi alla raccolta libera, evitando, per quanto possibile, contiguità tra i terreni sui quali insistono le tartufaie controllate e coltivate”.

Tra le altre cose viene stabilito che “hanno diritto di proprietà sui tartufi prodotti nelle tartufaie coltivate o controllate tutti coloro che le conducano. Tale diritto di proprietà si estende a tutti i tartufi, di qualunque specie essi siano, purché vengano apposte apposite tabelle delimitanti le tartufaie stesse”.

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NAF