Recovery Plan, dov’è finita la revisione dei Sad?

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ROMA (Public Policy) – “Il Piano preannuncia la revisione del sistema della fiscalità ambientale, in modo che essa contribuisca al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Tra le risorse per il finanziamento della manovra di bilancio per il 2021-2023 sarebbe rientrata anche la revisione di alcuni sussidi dannosi dal punto di vista ambientale (tra cui anche agevolazioni fiscali, tax expenditures), al fine di incentivare la transizione ecologica attraverso interventi graduali, pluriennali, proporzionati e condivisi con gli stakeholders. Tuttavia tale revisione non è stata realizzata all’interno della legge di Bilancio e il riferimento ai sussidi ambientalmente dannosi non compare esplicitamente nella nuova versione del Piano” .

Questo quanto scrivono i tecnici del servizio studi di Camera e Senato nel dossier predisposto sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ovvero il Recovery Plan.

“Al riguardo – si legge nel dossier – si rammenta che la Commissione aveva invitato il Governo a prevedere la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad) e l’istituzione di crediti di imposta per: gli investimenti innovativi, al fine di sostenere prioritariamente le imprese che investono nella transizione verde e digitale, anche favorendo la mobilità elettrica; gli interventi legati alla bonifica di aree”.

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VIC