ROMA (Public Policy) – Possibilità di essere indennizzati se si dimostra di aver subito un danno patrimoniale derivante da “vincoli apposti a qualsiasi titolo da pubbliche autorità all’esercizio dei diritti connessi alla proprietà” di aree interessate dalla realizzazione della Tav, l’alta velocità Torino-Lione.
Lo prevede, secondo quanto si apprende, una bozza di manovrina approvata martedì dal Cdm e in fase di ritocco da parte del Governo. Indennizzi che saranno al massimo del 30% “del valore da riconoscersi” nel caso di futuro esproprio delle aree e che costituiscono, in quel caso, “acconto da detrarsi”.
Per avere l’indennizzo bisogna: dimostrare la connessione danno reclamato-vincoli apposti per la Tav; fornire i documenti di aver già richiesto i danni; presentare una stima giurata da un professionista e inoltrare in massimo 90 giorni dall’entrata in vigore della legge “apposita istanza al Mit, corredata da tutti i documenti necessari”. Il Mit dà l’indennizzo “previo parere di congruità da parte dei soggetti attuatori delle opere” e atto transattivo con cui si rinuncia a ogni eventuale ulteriore pretesa, anche futura. (Public Policy) IAC