Ucraina in Ue, l’Ungheria blocca l’avvio dei negoziati

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – L’Ungheria blocca di fatto l’avvio dei negoziati per l’adesione all’Ue dell’Ucraina. Mercoledì mattina, dopo diverse riunioni tecniche, si è svolta al Coreper la prima discussione a livello di ambasciatori Ue sui quadri negoziali dell’Ucraina e della Moldavia.

A quanto apprende Policy Europe da diverse fonti diplomatiche l’Ungheria ha messo sul tavolo ben 11 questioni che secondo il Paese guidato da Viktor Orban (nella foto) impedirebbero l’approvazione del quadro negoziale per Kiev e il conseguente avvio dei negoziati. Si tratterebbe di modifiche e/o aggiunte “significative al testo, in particolare – spiega un diplomatico – per quanto riguarda i diritti delle minoranze nazionali, il commercio, la lotta alla corruzione, l’agricoltura, il mercato interno, le relazioni di buon vicinato”. La presidenza belga del Consiglio Ue ne avrebbe già accolte alcune, ma ha ricordato che questo rimane un quadro negoziale generale da completare.

Prima dell’incontro di mercoledì mattina alcuni Stati membri avevano ancora una serie di riserve, che sono state quasi tutte sciolte “per poter procedere rapidamente”. Altri Stati membri, per dare il loro via libera, hanno bisogno dell’approvazione del Parlamento, “ma tutto sommato un solo Stato membro sta bloccando la situazione”. Il blocco dell’Ungheria non riguarda il quadro negoziale della Moldavia. Durante l’incontro di mercoledì diversi Stati membri hanno anche ricordato l’importanza di procedere con i Paesi meritevoli dei Balcani occidentali, dove si possono registrare progressi.

Durante il dibattito di mercoledì mattina alcuni Stati membri avrebbero avanzato anche l’ipotesi di ricorrere alla maggioranza qualificata per superare il blocco. Tuttavia per ricorrere a questo escamotage ci sarebbe comunque bisogno dell’unanimità. L’obiettivo della presidenza belga è l’avvio dei negoziati sia con Ucraina che con Moldavia entro il mese di giugno (la prossima presidenza del Consiglio Ue, da luglio a dicembre 2024, sarà proprio dell’Ungheria). Dopo la discussione l’esame dei quadri negoziali continuerà a livello di esperti sulla base delle indicazioni ricevute e molto probabilmente tornerà al Coreper la prossima settimana, nella speranza di raggiungere un consenso. (Public Policy / Policy Europe) NAF