UE, L’EUROPARLAMENTO RIMANDA IL VOTO SU UNA PARTE DELLA DIRETTIVA MUTUI

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UE, L'EUROPARLAMENTO RIMANDA IL VOTO SULLA DIRETTIVA MUTUI

foto La Presse

A STRASBURGO È IN CORSO LA SESSIONE PLENARIA

(Public Policy) – Strasburgo, 10 sett – Il Parlamento
europeo
ha deciso di rimandare il voto su una parte della
direttiva europea che prevede più tutele e informazioni per
chi contrae un mutuo per l’acquisto di una casa, un ufficio
o un’area edificabile.

Come è infatti emerso dal dibattito in plenaria di questa
mattina
, mentre c’è un generale accordo sul contenuto della
proposta resta in sospeso il processo tecnico di
trasposizione della direttiva a livello nazionale. Così, al
momento del voto, il relatore Antolín Sanchez Presedo,
eurodeputato spagnolo del gruppo dell’Alleanza progressista
di socialisti e democratici, ha chiesto di posticipare la
votazione su questa parte per poter ultimare il negoziato
con il Consiglio su questo unico punto, una richiesta
approvata dall’aula.

La proposta della Commissione europea, su cui la plenaria
non ha proposto emendamenti, prevede, secondo le parole del
relatore “soluzioni ambiziose e ragionevoli”. La direttiva è
un tentativo di armonizzare il mercato dei mutui europeo: i
consumatori dovranno essere più informati sui costi e sulle
conseguenze di contrarre un mutuo e più protetti dalle
oscillazioni del mercato o in caso di insolvenza.

Sono previsti inoltre criteri più severi sulla possibilità
di contrarre un mutuo
. L’Europarlamento chiede in
particolare una maggiore flessibilità contrattuale, con
l’obiettivo di garantire il diritto del consumatore alla
risoluzione anticipata del contratto, riconoscendo allo
stesso tempo un equo rimborso al creditore.

In ogni caso obbligare il titolare del mutuo al pagamento
di una penalità
dovrebbe essere proibito. Tra le proposte si
legge anche di un periodo di riflessione di sette giorni
successivi alla firma del contratto, periodo in cui i
beneficiari del mutuo potranno tornare sui propri passi
senza incorrere in penali.

Inoltre, si legge sempre nella proposta, per contrastare i
prestiti irresponsabili
gli istituiti che erogano mutui
dovranno essere autorizzati, registrati e supervisionati
dalle autorità nazionali.

“Stabilire regole comuni a livello europeo – ha spiegato
il relatore Presedo – aiuterà il mercato dei mutui europeo
a diventare più dinamico
, ridando fiducia ai consumatori e
incoraggiando la crescita e l’occupazione. Aiuterà inoltre
le famiglie a ottenere un alloggio dignitoso a condizioni
finanziarie eque. I mutui -ha ricordato – rappresentano uno
degli impegni finanziari maggiori dell’Unione”.

E che l’implementazione di questa direttiva sia urgente lo
ha ricordato durante la discussione in plenaria anche
l’eurodeputato Alfredo Pallone (Pdl-Ppe): “Le leggi non sono
mai perfette, ma abbiamo venti sistemi diversi in Europa e
questa situazione deve essere migliorata: per la prima volta
abbiamo la possibilità di creare un sistema di mutui a
livello europeo”.

Le sue parole sono state riprese anche anche dal
Commissario europeo al mercato interno e ai servizi Michel
Barnier
che, ricordando il suo impegno a favore della tutela
dei consumatori, ha ribadito “la disponibilità della
Commissione a collaborare per risolvere l’ultimo punto
ancora in sospeso”.

Critica infine Alexandra Thein, eurodeputata del gruppo
dell’Alleanza dei democratici e dei liberali: “È giusto che
il mercato sia regolamentato, ma abbiamo sbagliato obiettivo
– ha detto – Questa direttiva non modificherà niente
riguardo ai pignoramenti
: bisognerebbe piuttosto occuparsi
del mercato dei crediti”. (Public Policy)

DSA