ROMA (Public Policy) – “Eliminare la banconota da 500 euro”. Dopo la mozione, approvata dalla Camera, per lo stop alle monetine da 1 e 2 centesimi, il deputato Sel Sergio Boccadutri ci riprova con una risoluzione presentata in commissione Bilancio, cofirmato dal collega Pd, capogruppo in commissione Finanze, Marco Causi.
I RISCHI DELLE BANCANOTE DI GROSSO TAGLIO L’utilizzo di banconote di grosso taglio, e in particolare di banconote da 500 euro, presenta, si legge nella risoluzione, “un notevole rischio di riciclaggio, oltre ad essere particolarmente adatto al finanziamento di organizzazioni criminali e terroristiche […] questa caratteristica deriva essenzialmente dall’agilità del trasporto di ingenti quantità di denaro, se si pensa che un milione di euro in carte da 500 pesa poco più di un chilo e mezzo, mentre in biglietti da 100 euro peserebbe circa 10 chili”.
DOVE CIRCOLANO 500 EURO Nel nostro Paese, “secondo un rapporto della Fondazione Icsa (Intelligence Culture and Strategie Analysis) e della Guardia di Finanza, l’80 per cento delle banconote da 500 euro circola nelle zone tipiche di import-export di capitali, ovvero il confine italo-svizzero, la provincia di Forlì (che confina con la Repubblica di San Marino) e il Triveneto”.
500 EURO IN EUROPA Le banconote da 500 euro in circolazione in Europa sono, si legge ancora, “564 milioni, pari ad appena il 3,7 per cento del totale della carta-moneta, ma con un valore di 291 miliardi di euro, ossia circa un terzo di quelli in circolazione; nel biennio 2012-2013, per ben 24 mesi, non è andata in stampa neanche una banconota da 500 euro”.
Con l’ingresso della Lettonia nella zona euro, la Bce – spiega l’esponente di Sel nella sua risoluzione, “ha commissionato alla Banca centrale austriaca un ordine di nuove banconote da 500 euro, per un valore totale di 42 miliardi e mezzo di euro: peraltro, le nuove banconote da 500 euro rappresenteranno solo il 13 per cento del totale dei nuovi biglietti e di conseguenza è lecito aspettarsi, sulla totalità dei biglietti in circolazione, un arretramento sotto la soglia del 30 per cento di quelle di taglio più elevato”.
LO SVILUPPO DELLA MONETA ELETTRONICA Infine, secondo Boccadutri e Causi, “l’eliminazione della banconota da 500 euro potrebbe ulteriormente favorire lo sviluppo della moneta elettronica, in linea con le misure recentemente adottate dal legislatore per promuovere l’utilizzo di strumenti di pagamento diversi dal contante”. (Public Policy)
GAV