Ue, Tajani: piano industriale sia un modo per bilanciare il fiscal compact

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ROMA (Public Policy) – “C’è stato un cambio di rotta in Europa negli ultimi 5 anni, con la crisi si è scoperto che senza politica industriale non c’è crescita. La strategia per la re-industrializzazione in Europa ha come obiettivo il 20% del Pil prima della fine del 2020 proveniente dal settore manifatturiero. L’industrial compact deve essere un modo per bilanciare il fiscal compact“.

Lo dice Antonio Tajani, commissario Ue per l’Industria, audito dalle commissioni riunite Attività produttive e Politiche Ue alla Camera, nell’ambito dell’esame della comunicazione della Commissione europea sul “Piano d’azione per una siderurgia europea competitiva e sostenibile”. “In questo ambito – aggiunge – il Piano sull’acciaio approvato dalla Commissione Ue il 12 giugno scorso si fonda su 6 pilastri: il rilancio della domanda, l’accesso ai mercati, un quadro normativo più favorevole, il problema dell’energia, il dialogo con le parti sociali e il tema della ricerca e dell’innovazione”. La questione degli aiuti di Stato sulla siderurgia, dice il commissario italiano, “è piuttosto controversa, perchè c’è una differente posizione del comparto industriale”.

La Commissione “sta per consegnare al Consiglio europeo uno studio di valutazione sull’impatto del costo energetico sull’attività industriale“. Infine Tajani sottolinea come “la siderurgia europea sia ancora la seconda al mondo e l’Italia la seconda in Europa, però i segnali di ripresa nel nostro Paese sono molto flebili e sono meno ottimista rispetto all’intero settore europeo”. (Public Policy)

IAC