Unioni civili: il Pd pensa all’aula, Ap alle modifiche

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ROMA (Public Policy) – di Sonia Ricci – “Il 3 giugno abbiamo seduta” in commissione Giustizia al Senato “e chiederemo la calendarizzazione del provvedimento”. La legge sulle unioni civili “potrebbe essere approvata entro la fine dell’anno“.

A dirlo la senatrice Pd, Monica Cirinnà, relatrice in 2a commissione del ddl sulle unioni civili. La relatrice – spiega – ha concluso l’esame dei 4320 emendamenti presentati dai gruppi, anche se gli uffici sono ancora al lavoro per completare il fascicolo. “Molti sono di natura ostruzionistica – dice Cirinnà – altri invece hanno un contenuto vero; saranno discussi e li valuteremo nel merito”.

Nonostante poco più di due settimane fa il governo avesse deciso di ‘congelare’ il ddl fino alla fine dell’estate, dopo il voto in Irlanda (il 62,1% degli irlandesi ha detto sì alle nozze gay), l’esecutivo potrebbe accelerare l’iter del provvedimento in esame al Senato. Ma un iter spedito dei lavori – secondo una fonti di governo – “non può essere dato per scontato”.

In commissione la gran parte degli emendamenti presentati sono a firma di Area popolare e Forza Italia (rispettivamente sottoscritti da Carlo Giovanardi e Lucio Malan), in dissenso sul tema. Sarà quindi il presidente della commissione, il forzista Francesco Nitto Palma a decitere l’iter dei lavori. Ma di fronte a un ostruzionismo prolungato di Ap e FI – riferiscono fonti di commissione – Palma potrebbe decidere anche di accantonare il tema.

Dunque per poter far uscire il testo dal Senato, la maggioranza conta sui voti del Movimento 5 stelle, del senatore Psi, Enrico Buemi, e della ex M5s, Maria Mussini. Gli stessi senatori che a marzo hanno votato il testo base preparato dalla relatrice e su cui Area popolare ha votato in dissenso.

Per riuscire ad approvare il testo entro la fine dell’anno – viene riferito – la maggioranza punta a modificare il testo con una solo lettura, blindando il ddl alla Camera per poi approvarlo in via definitiva. Ad intervenire sul tema anche il premier, Matteo Renzi: “L’Italia ha una proposta di legge presentata dalla senatrice Cirinnà, e sarà votata tra luglio e settembre” al Senato. “Anche in questo caso replichiamo il modello tedesco, diverso dal modello irlandese. Credo che possa funzionare e avere i voti in Parlamento”.

COSA PREVEDE IL DDL IN DISCUSSIONE
Il ddl in esame introduce nel nostro ordinamento le unioni civili ma non apre – come successo in Irlanda – ai matrimoni per le coppie omosessuali e dunque alle adozioni per la coppia. Su quest’ultimo tema, il testo prevede la cosiddetta ‘stepchild adoption’ (a cui Ap sioppone): se uno dei due coniugi nella coppia ha avuto figli in precedenza, il partner può chiedere di essere riconosciuto come genitore adottivo.

Area popolare non condivide, inoltre, la norma sull’accesso da parte di un coniuge della pensione. Il testo prevede, infatti, che tra i futuri diritti delle coppie omosessuali – unite civilmente – c’è quello della reversibilità dell’assegno pensionistico. La norma aumenterebbe la spesa pensionistica e la copertura finanziaria potrebbe presentare delle criticità. (Public Policy)

@ricci_sonia