(Public Policy) – Roma, 4 gen – La lista di Mario Monti
potrebbe creare instabilità, soprattutto al Senato. È quanto
scrive il settimanale inglese The Economist, in un
editoriale pubblicato oggi sul suo sito. “Paradossalmente –
scrive l’Economist – è il rassicurante Monti che molto
probabilmente potrebbe causare un risultato instabile alle
prossime elezioni, nella forma di un Senato sospeso”.
Il settimanale inglese titola l’articolo: “Tenere sotto
controllo la sinistra radicale”, puntualizzando che se si
dovesse verificare la spaccatura al Senato “Monti sarebbe
capace di offrire il suo aiuto a Bersani come partner di una
coalizione e, soprattutto, come contrappeso alla sinistra
radicale”.
L’editoriale è accompagnato da una vignetta raffigurante
Monti e Berlusconi pronti a fare a pugni mentre Bersani
sorride soddisfatto in disparte. Secondo il giornale
l’esordio di Monti “non è stato dei più propizi”. I sondaggi
danno “il Pd in testa, con oltre il 33%. I suoi alleati, in
particolare Sinistra ecologia e libertà, sono al 6%. Questi
numeri sarebbero sufficienti a dare alla sinistra una
maggioranza stabile per entrambe le Camere”.
“Il successo del prossimo Governo – aggiunge l’Economist –
dipenderà dalla sua abilità di controllare la sinistra
radicale, che con il suo incessante criticismo ha
contribuito al crollo dell’ultimo governo di
centrosinistra”.
Per quanto riguarda lo stesso Bersani, le sue
“indiscutibili credenziali di sinistra potrebbero tenere a
freno l’ala radicale, meglio di quanto abbia fatto Prodi in
precedenza”. Per il momento, però, “la più grande sfida del
candidato premier sarà quella di mantenere la guida del Pd”.
(Public Policy)
SOR