La cooperazione aziende-governi favorirà l’IA. L’analisi di Salesforce

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ROMA (Public Policy Bytes) – “Guardando al 2026, sarà la regolamentazione — non la tecnologia — il principale acceleratore dell’adozione degli agenti di IA” nelle imprese.

A sostenerlo è Lindsey Finch, vicepresidente esecutivo global privacy, product, AI & cybersecurity legal di Salesforce, in un’analisi dell’azienda sull’impatto dell’IA agentica atteso per il prossimo anno. “Le leggi – spiega Finch – trasformeranno la governance dell’IA da un’ambizione vaga a una disciplina operativa definita. Per la maggior parte delle imprese, questa chiarezza sarà liberatoria. Il principale ostacolo non è stata l’innovazione, ma la paura: responsabilità, bias, uso improprio, danni reputazionali. Una volta che il ‘rischio accettabile’ sarà codificato attraverso trasparenza, supervisione e livelli di rischio degli agenti, le organizzazioni passeranno dai progetti pilota alla produzione. La regolamentazione basata sul rischio non rallenterà l’IA: la renderà professionale, e darà alle imprese la fiducia per distribuire agenti su larga scala”.

Aliki Foinikopoulou, senior director global public policy di Salesforce, sottolinea invece la centralità della collaborazione tra stakeholder e decisori pubblici, che “non sarà più un’opzione, ma l’unico modo per mantenere l’IA sicura, equa e affidabile, proteggendo al contempo l’innovazione”. Nel 2026 – ha aggiunto – “governi e aziende private intensificheranno le loro partnership per governare l’IA in modo efficace. La tecnologia si evolve troppo rapidamente e gli ecosistemi dell’IA stanno diventando troppo complessi perché i governi possano stabilire e far rispettare da soli i guardrail” – ossia quegli strumenti atti a garantire la conformità di modelli linguistici e agenti IA alle policy e agli standard.

La fiducia nell’affidabilità degli agenti IA – si legge nell’analisi – rimane il principale collo di bottiglia che ne ostacola l’adozione. Uno studio di Salesforce sui chief investment officers rileva infatti che l’adozione dell’IA nelle imprese è aumentata del 282% dal 2024, ma evidenzia anche che un numero significativo di dirigenti esita ad adottare strategie pienamente incentrate sugli agenti autonomi per mancanza di fiducia nei dati da essi elaborati. I rischi, infatti, supererebbero gli “indiscutibili vantaggi di scala” prodotti. (Public Policy Bytes) DVZ