Ddl Pmi, carteggio Mimit-Ue: stop alle recensioni dichiarate come ‘pubblicità’

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ROMA (Public Policy Bytes) – Il testo del ddl Pmi approvato dal Senato lo scorso 22 ottobre (e ora all’esame della Camera) dovrebbe stabilire l’illeicità delle recensioni online di strutture ricettive e turistiche a pagamento o in cambio “della promessa di sconti, benefici o altra utilità” anche nel caso in cui queste siano esplicitamente segnalate come tali al lettore/utente.

È quanto si evince da una risposta scritta del Governo alla Commissione europea, la quale, in un carteggio nell’ambito della procedura di notifica Tris (Technical regulations information system), aveva chiesto precisazioni all’Esecutivo circa la corretta interpretazione dell’art. 13 comma 1 del provvedimento. Nel testo di legge, infatti, non viene operata alcuna differenza tra le due tipologie di recensioni.

Confermando l’interpretazione della Commissione, il Governo chiariva che “nel definire i requisiti di liceità delle recensioni online è stato ritenuto necessario escludere dalla sfera delle recensioni legittime anche quelle incentivate, indipendentemente dal fatto che l’incentivo sia esplicitamente comunicato. La semplice dichiarazione dell’incentivo, infatti, non elimina il condizionamento che esso esercita sul giudizio del recensore, né elimina il rischio di alterazione del comportamento del consumatore. Inoltre, nei contesti digitali, in particolare nelle piattaforme che aggregano e sintetizzano le valutazioni mediante algoritmi, le recensioni incentivate, anche se dichiarate, concorrono al calcolo dei punteggi medi e delle classifiche comparative tra strutture, influenzando in modo potenzialmente distorsivo la visibilità, la reputazione e la competitività delle imprese”.

Il comma 2 dell’art. 13 del ddl, nella sua versione approvata dalla commissione Industria del Senato e approdata alla Camera, chiarisce inoltre che “al fine di ottenerne la rimozione, il legale rappresentante della struttura recensita o un suo delegato ha la facoltà di segnalare, nei modi prescritti dall’articolo 16, paragrafo 2, del regolamento (Ue) 2022/2065, le recensioni che non rispettano i requisiti di liceità di cui al comma 1”.

La risposta del Governo alla Commissione Ue, come riferisce il parere della commissione Politiche europee del Senato sul testo legislativo, riguarda la formulazione dell’art. 13 del testo emendata dal Senato.

A CHE PUNTO È L’ESAME DEL DDL IN PARLAMENTO

Il disegno di legge è stato incardinato martedì scorso in commissione Attività produttive alla Camera. Il relatore è il deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Pietrella. Audizioni sono programmate per la prossima settimana. Al momento non è ancora stato definito il termine per la presentazione degli emendamenti, ma stando alle informazioni disponibili, non si prospettano modifiche nel corso dell’iter in seconda lettura a Montecitorio. (Public Policy Bytes) DVZ-GPA