IA, dalla Commissione Ue timori per il rischio bolla

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ROMA (Public Policy Bytes) – “Se le aspettative, oggi molto elevate, sugli aumenti di produttività trainati dall’IA dovessero rivelarsi infondate, l’effetto positivo sulla ricchezza potrebbe invertirsi e il boom di investimenti del settore potrebbe arrestarsi bruscamente”.

È il monito lanciato dalla Commissione europea, contenuto nelle sue previsioni economiche d’autunno, circa il rischio dello scoppio di una bolla finanziaria legata agli investimenti in aziende e infrastrutture di intelligenza artificiale.

Il report, tuttavia, attribuisce aiforti investimenti globali nell’IA” e alle condizioni finanziarie favorevoli una parziale compensazione degli “effetti negativi dei dazi statunitensi e dell’elevata incertezza politica” per il 2025.

“Sul fronte positivo – si legge ancora nel documento – un impulso più forte dall’espansione fiscale, un impatto meno negativo dei dazi o un’accelerazione della produttività trainata dall’IA potrebbero determinare una crescita più rapida rispetto alle ipotesi attuali”.

Inoltre, la Commissione esprime preoccupazione per “il marcato predominio cinese, con quote superiori al 90% nella produzione globale, nei processi di separazione e raffinazione e nella fabbricazione di magneti permanenti in terre rare”: una concentrazione produttiva – si legge nel rapporto – che “rende vulnerabili a interruzioni delle catene di fornitura settori strategici come l’energia e i data center per l’IA”.

Infine, durante la conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche, il Commissario europeo per l’economia Valdis Dombrovskis ha affermato che “l’Europa non è direttamente e così tanto esposta” al rischio dello scoppio di una bolla del settore dell’IA, “ma ciò potrebbe certamente influenzare la fiducia degli investitori e le condizioni di finanziamento”. (Public Policy Bytes)

DVZ