BRUXELLES (Public Policy Bytes) – La Commissione europea sta valutando di allineare alcune delle tempistiche di attuazione dell’Artificial Intelligence Act (AI Act) per affrontare l’incertezza e le sfide causate dal ritardo nella disponibilità degli standard. Lo prevede una bozza di Omnibus digitale, su cui la Commissione sta lavorando e che dovrebbe essere presentato il 19 novembre, preso in visione da Public Policy Bytes.
Per il momento la disposizione è contenuta solo nel preambolo del provvedimento e non contiene nessun riferimento alle norme da rinviare. La dicitura è segnalata come “ancora in fase di valutazione”.
Più in generale, la bozza di provvedimento prevede l’introduzione di un periodo di transizione per l’obbligo di inserimento di un identificatore (watermarking) per i sistemi di IA immessi sul mercato prima che tale obbligo diventasse applicabile. I privilegi normativi concessi alle piccole e medie imprese (Pmi) vengono estesi alle piccole imprese a media capitalizzazione (mid-cap), compresi requisiti semplificati in materia di documentazione tecnica e considerazioni speciali nell’applicazione delle sanzioni. La bozza di omnibus richiede inoltre alla Commissione e agli Stati membri di promuovere l’alfabetizzazione in materia di IA invece di imporre obblighi non specificati agli operatori.
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NAF





