Mercati digitali, norme e gatekeeper: i nodi in Consiglio

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BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Ruolo degli Stati membri, atti delegati, ambito di applicazione, base giuridica, interazione con le altre normative, designazione dei gatekeeper (ovvero le grandi piattaforme online), obblighi. Sono le principali questioni sulle quali le delegazioni degli Stati membri hanno chiesto approfondimenti, nel dibattito interno al Consiglio Ue sulla proposta di regolamento sui mercati digitali (Digital markets act – Dma), approvata dalla Commissione europea a dicembre.

Un documento del Consiglio Ue datato fine maggio riassume lo stato dei lavori che dovrebbero portare, sicuramente non sotto l’attuale presidenza portoghese in scadenza alla fine del mese, a una posizione comune degli Stati membri, in vista dei futuri negoziati con il Parlamento europeo.

Tra gli Stati membri generale sostegno è stato espresso finora per quanto riguarda il livello di ambizione della proposta, i suoi obiettivi generali e la necessità di una rapida approvazione. In particolare, la presidenza portoghese del Consiglio ha riconosciuto che vi è ampio sostegno sulla necessità di trovare un giusto equilibrio tra rapidità e flessibilità delle procedure, da un lato, e certezza giuridica delle misure, dall’altro; combinazione di soglie quantitative e qualitative per designare i gatekeeper; importanza di strumenti di indagine validi, sostenuti da sanzioni efficaci.

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NAF