ROMA (Public Policy Bytes) – L’amministrazione Trump starebbe considerando l’introduzione di una norma federale volta a limitare la proliferazione di regolamentazioni statali dell’intelligenza artificiale definite “a macchia d’olio”, disomogenee e onerose.
È quanto si legge in una bozza di ordine esecutivo diffusa dalla testata statunitense Transformer, volto – come da intestazione del provvedimento – a “eliminare l’ostruzione delle leggi statali alla politica nazionale sull’IA”. Nel preambolo della bozza, infatti, il presidente afferma che “i legislatori dei 50 Stati hanno presentato oltre mille proposte di legge sull’intelligenza artificiale”. Tale pluralità, spiega Trump, “mina la cultura innovativa americana” in tale ambito, nel corso di una “competizione con gli avversari degli Usa per la supremazia del settore” dalla cui vittoria dipende “la sicurezza nazionale americana”.
A tal fine, il presidente vorrebbe introdurre misure atte a garantire un “quadro normativo nazionale uniforme e poco oneroso in materia di IA”, in contrapposizione agli attuali “50 standard statali discordanti”, necessario a “sostenere e rafforzare il predominio globale degli Stati Uniti” nel settore. Nello specifico, la principale proposta contenuta nel testo legislativo prevedrebbe l’istituzione entro 30 giorni dalla firma dell’ordine esecutivo di una “task force per i contenziosi sulla giurisdizione sull’IA, la cui unica responsabilità sarà quella di contestare le leggi statali, anche sulla base del fatto che tali leggi regolamentano in modo incostituzionale il commercio interstatale e sono sostituite dalle normative federali esistenti o sono altrimenti illegali secondo il giudizio del procuratore generale”.
Il testo prevede, inoltre, la pubblicazione entro 90 giorni di una valutazione delle leggi statali “gravose” in vigore sull’IA, che identifichi quelle reputate in conflitto con quanto stabilito dall’ordine esecutivo, affinché vengano deferite alla task force istituita. “Tale valutazione delle leggi statali sull’IA – prosegue la bozza – dovrà, come minimo, identificare le leggi che richiedono ai modelli di IA di alterare i loro output veritieri o che potrebbero costringere gli sviluppatori o gli utilizzatori di IA a divulgare o segnalare informazioni in un modo che violerebbe il primo emendamento o qualsiasi altra disposizione della Costituzione”.
Infine, gli Stati con leggi sull’IA ritenute onerose rischierebbero di perdere l’accesso ad alcuni fondi federali, come quelli del programma Bead (Broadband equity access and deployment). (Public Policy Bytes) DVZ




