BRUXELLES (Public Policy) – Si tiene oggi la plenaria di avvio della prima fase di redazione del Codice di condotta sulla trasparenza dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale della Commissione europea.
Il Codice mira a favorire il rispetto degli obblighi di trasparenza previsti dall’AI Act in materia di marcatura ed etichettatura dei contenuti generati dall’IA. Infatti, l’articolo 50 della legge sull’IA – in tema di trasparenza per i fornitori e gli utilizzatori di sistemi di IA generativa – mira a garantire la trasparenza dei contenuti generati o manipolati dall’IA – come i deep fake – e affronta i rischi di inganno e manipolazione. Il Codice sarà redatto da esperti indipendenti nominati dall’Ufficio IA della Commissione Ue, nell’ambito di un processo inclusivo. Le parti interessate aventi diritto saranno coinvolte nella sua stesura.
Se approvato dalla Commissione, il codice definitivo fungerà da strumento volontario per i fornitori e gli utilizzatori di sistemi di IA generativa per dimostrare la conformità agli obblighi sanciti dal suddetto articolo dell’AI act. La Commissione stima una durata di 7 mesi per il processo di redazione del codice, con inizio a novembre di quest’anno e data stimata di termine a maggio 2026, per concedere ai fornitori e agli utilizzatori tempo di prepararsi alla conformità prima dell’entrata in vigore delle norme nell’agosto 2026. La Commissione preparerà parallelamente delle linee guida per chiarire la portata degli obblighi giuridici e affrontare gli aspetti non coperti dal codice. (Public Policy) DVZ






