Amazon, robot e mancate assunzioni: l’inchiesta del New York Times

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Amazon starebbe mettendo a punto dei piani per automatizzare una parte della propria forza lavoro. È quanto emerge da documenti visionati dal New York Times, che indicano come il team di robotica dell’azienda starebbe lavorando per automatizzare il 75% degli impianti aziendali, consentendo di risparmiare circa 30 centesimi di dollaro per ogni articolo venduto.

L’azienda, riporta il quotidiano, sarebbe così in grado di ridurre i costi di 12,6 miliardi di dollari nel periodo dal 2025 al 2027. La strategia causerebbe, secondo quanto emerge dall’inchiesta giornalistica, la mancata assunzione di oltre 600mila lavoratori entro il 2033 nei soli Stati Uniti, per via dell’impiego di robot in grado di rimpiazzare alcune categorie di dipendenti umani.

Lo scorso giugno, in una nota ai dipendenti, l’amministratore delegato di Amazon Andy Jassy aveva affermato che “man mano che implementiamo sempre più IA generativa e agenti, il modo in cui lavoriamo deve cambiare. Avremo bisogno di meno persone per svolgere alcuni compiti“.

Nella sua replica a The Verge, la portavoce dell’azienda Kelly Nantel ha affermato che i documenti emersi “dipingono un quadro incompleto e fuorviante” della strategia di Amazon, ricordando che il colosso dell’e-commerce sta “attivamente assumendo personale nei suoi stabilimenti in tutto il Paese e ha recentemente annunciato l’intenzione di assumere 250mila lavoratori per le festività natalizie”.

Al riguardo, la giornalista Karen Weise, intervistata da Npr, ha replicato che i documenti pervenuti al New York Times includono delle presentazioni al Consiglio di amministrazione stesso, che ha risposto “Ottimo, procedete, fate anche di più”.