BRUXELLES (Public Policy Europe) – La Commissione europea ha introdotto una nuova sezione del quadro per gli aiuti di Stato dedicata alle industrie ad alta intensità energetica che devono far fronte a prezzi elevati dell’elettricità. Questo quanto emerge da una bozza del nuovo quadro sugli aiuti di Stato, che verrà approvata dalla Commissione europea, presa in visione da Public Policy.
“I prezzi elevati dell’energia elettrica aumentano il rischio che tali industrie si trasferiscano al di fuori dell’Unione in luoghi dove le norme ambientali sono assenti o meno ambiziose – si legge nella nuova bozza -. Inoltre, i costi elevati dell’energia elettrica rischiano di scoraggiare l’elettrificazione dei processi di produzione, che è fondamentale per il successo della decarbonizzazione dell’economia dell’Unione“.
La nuova sezione – che era assente nella bozza messa in consultazione a marzo – prevede quindi che gli Stati membri possano concedere aiuti per ridurre il prezzo dell’energia alle imprese elencate negli orientamenti sugli aiuti di Stato per il clima, la protezione dell’ambiente e l’energia, per le quali il prodotto dell’intensità degli scambi e dell’elettrointensità a livello dell’Unione raggiunge almeno il 2% e la cui intensità degli scambi e elettrointensità a livello dell’Unione è pari almeno al 5% per ciascun indicatore. Anche se gli Stati membri potranno chiedere aiuti anche per altri settori non elencati nelle linee guida. Gli aiuti potranno essere concessi indipendentemente dalla fonte di alimentazione elettrica (generazione autonoma, contratti di fornitura di energia elettrica o rete elettrica).
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NAF






