ROMA (Public Policy) – È scaduto da quasi un mese il termine ultimo entro il quale il governo avrebbe dovuto adottare i decreti legislativi per l’attuazione dell’articolo 70 del collegato ambientale, sull’introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali.
Infatti la legge sulla green economy fissava a sei mesi dall’entrata in vigore del provvedimento (avvenuta lo scorso 2 febbraio) il termine ultimo per l’adozione dei dlgs, di cui ancora oggi si attende l’emanazione. La remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali è rivolta a chi – per esempio, – attraverso le sua attività contribuisce alla tutela dell’ecosistema o dell’ambiente (potrebbe essere il caso, ad esempio, di “imprenditori agricoli che proteggono” o “tutelano” la natura, facendo ad esempio interventi di conservazione del territorio).
La legge, nei criteri direttivi elencato all’articolo 70, stabilisce che il sistema di pagamento dei servizi ecosistemici e ambientali (Psea) deve essere definito “quale remunerazione di una quota di valore aggiunto derivante, secondo meccanismi di carattere negoziale, dalla trasformazione dei servizi ecosistemici e ambientali in prodotti di mercato”. (Public Policy) NAF
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