“Sicurezza? Ma se il Governo non riesce a garantirla neanche ai detenuti”

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di David Allegranti

ROMA (Public Policy) – Professor Emilio Santoro, filosofo del diritto, docente all’Università di Firenze, che cosa ne pensa delle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul carcere? L’ennesimo appello destinato a cadere nel vuoto?

“Il problema è che il carcere è ormai un luogo pericolosissimo. L’inchiesta di Luca Tescaroli a Prato ha solo detto che basta andare a vedere per trovare cose folli. Le carceri sono ormai piazze di spaccio. Non ci sono solo i suicidi a minacciare l’incolumità dei detenuti. Mentre la procura di Prato indagava sull’assalto con olio bollente al presunto assassino delle prostitute e Ferrara, è stato scoperto che una detenuta trans è stata vittima di una violenza sessuale di gruppo. Se un procuratore della Repubblica dice che le carceri non sono luoghi sicuri vuol dire che lo Stato è allo sbando”.

E il Governo?

“Dovrebbe apparire ridicolo a tutti un Governo (nella foto: il ministro Carlo Nordio; Ndr) che affida la sua immagine alla promessa di garantire sicurezza ai cittadini e non riesce a garantire sicurezza ai detenuti, cioè in un luogo che dovrebbe essere sotto controllo h24. Ancora una volta diventa evidente che non è introducendo reati assurdi, come quello di resistenza passiva, che si garantisce il controllo degli ambienti e la sicurezza di chi li vive. La continua previsione di reati ha solo l’effetto di aumentare disperazione e impotenza: se impedisci la resistenza passiva ai detenuti comunichi che il suicidio è l’unico modo per non vivere in una cella sovraffollata con temperature che oscillano spesso tra i 30 gradi notturni e i 40 diurni. ‘Da bestie vivere peggio che morire è’, diceva una vecchia canzone. E in un ambiente caratterizzato da disperazione e impotenza nessuna sanzione può sperare di avere un effetto deterrente”.

Il risultato qual è?

“Ci stiamo avvitando in una spirale perversa: pensiamo di governare le carceri creando disperazione con nuovi reati e aumentando i detenuti. Questi nuovi reati e nuovi detenuti aumentano l’ingovernabilità delle carceri e la disperazione di chi c’è dentro o rischia di entrarci: ci scordiamo che il ladro lucido ruba mentre quello disperato probabilmente ci uccide”. (Public Policy)

@davidallegranti