Ten-T, il Coreper approva nuove regole per completare la rete

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ROMA (Policy Europe / Public Policy) – Mercoledì gli ambasciatori degli Stati membri nel Consiglio Ue – il Coreper – hanno approvato nuove regole per accelerare il completamento della rete transeuropea di trasporto (Rte-T) “snellendo le procedure di rilascio dei permessi”.

La proposta “smart Ten-T” chiarisce anche le procedure che i promotori dei progetti devono seguire per quanto riguarda il rilascio delle autorizzazioni e gli appalti pubblici per i progetti transfrontalieri. Le nuove regole erano state provvisoriamente approvate dalla presidenza del Consiglio e dal Parlamento europeo l’8 giugno scorso. Il testo concordato sarà ora sottoposto a revisione giuridico-linguistica, e una votazione formale sia in Parlamento che in Consiglio seguirà in un secondo momento, dopo l’adozione del Cef 2.0 (il Meccanismo per collegare l’Europa)

I colegislatori hanno convenuto che il formato giuridico del testo sarà una direttiva (invece di un regolamento come proposto dalla Commissione). “Ciò darà agli Stati membri la flessibilità necessaria per sfruttare le procedure di concessione dei permessi esistenti” spiega il Consiglio.

La direttiva riguarderà i progetti che fanno parte di sezioni preindividuate della rete centrale della Ten-T. “Coprirà anche altri progetti sui corridoi della rete centrale con un costo totale superiore a 300 milioni di euro. I progetti esclusivamente legati alla telematica e ad altre nuove tecnologie – si legge – saranno esclusi dal campo di applicazione, in quanto la loro diffusione non si limita alla rete centrale Ten-T”. Tuttavia, gli Stati membri “possono applicare la direttiva ad altri progetti sulla rete centrale e globale Ten-T per consentire un approccio più ampio e armonizzato ai progetti di infrastrutture di trasporto”.

I progetti che rientrano nel campo di applicazione della direttiva “saranno trattati in via prioritaria dalle autorità degli Stati membri”. Inoltre, per rendere le procedure più efficienti e trasparenti, i Paesi Ue “designeranno un’autorità che funga da punto di contatto per il promotore di ogni progetto”. L’autorità fornirà al promotore del progetto “una guida per la presentazione di documenti e altre informazioni”. Gli Stati membri “possono scegliere di designare la stessa autorità per tutti i progetti o di avere autorità diverse come autorità designata a seconda della categoria di progetti, del modo di trasporto o dell’area geografica”.

Per l’intero processo di concessione del permesso si applicherà “un limite di tempo massimo di quattro anni”. Questo periodo può essere prorogato due volte “in casi debitamente giustificati”. Gli Stati membri avranno due anni dall’entrata in vigore della direttiva per recepirne le disposizioni nel diritto nazionale.

L’allegato alla proposta che elenca le sezioni preindividuate della rete centrale Ten-T coperte dalla direttiva sarà aggiunto solo dopo l’adozione formale del programma del Meccanismo per collegare l’Europa, prevista per la fine di quest’anno.

La rete Ten-T ha due livelli: una rete globale, che garantisce la connettività per tutte le regioni dell’Ue, e una rete centrale, che consiste di quegli elementi della rete globale che sono della massima importanza strategica per l’Unione. La rete centrale “deve essere completata entro il 2030 e la rete completa entro il 2050”. (Policy Europe / Public Policy) PAM