di Fabio Napoli
BRUXELLES (Public Policy Europe) – “Il Consiglio europeo condanna la violazione dello spazio aereo di diversi Stati membri e sottolinea l’importanza di garantire la difesa di tutte le frontiere terrestri, aeree e marittime dell’Ue. Le minacce immediate sul fianco orientale dell’Ue e il sostegno concreto agli Stati membri devono essere affrontati in via prioritaria”. Lo si legge in una bozza di conclusioni in vista del Consiglio europeo del 23 ottobre, presa in visione da Public Policy.
Proprio alla luce dell’intensificarsi degli attacchi ibridi da parte della Russia e delle recenti violazioni dello spazio aereo dell’Ue, il Consiglio europeo – prosegue la bozza – sottolinea l’importanza di una stretta cooperazione tra gli Stati membri “per rafforzare in modo globale le loro capacità di difesa e sicurezza, nonché della protezione e della resilienza delle infrastrutture critiche dell’Ue”. Il lavoro dovrebbe quindi concentrarsi su progetti per rafforzare gli sforzi congiunti degli Stati membri per migliorare le loro capacità di difesa aerea e anti-drone, avvalendosi in particolare dello strumento Safe.
Più in generale, è necessario rendere operative le attività relative alle capacità prioritarie individuate a livello dell’Ue, con il sostegno dell’Agenzia europea per la difesa, “affinché l’Europa sviluppi l’intera gamma di capacità necessarie per la guerra moderna, in piena coerenza con la Nato”. Presente anche un richiamo ad un approccio a 360 gradi, come già espresso al Consiglio informale di Copenaghen, a sottolineare non solo l’importanza del fronte est ma anche della difesa delle altre frontiere Ue.
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